06 aprile 2006

Tiropatina, un dolce alla maniera di Apicio

Riproporre nel XXI secolo una pietanza, cucinata allo stesso modo e con gli stessi ingredienti di 2000 anni fa, forse avrebbe come risultato una denuncia per tentato omicidio, la perdita definitiva di uno o più amici e il divieto di accesso alla cucina.

Però alcuni piatti si avvicinano molto al gusto odierno, quello che ho fatto è uno di questi, l'unica differenza rispetto ad una crema attuale è nell'uso del miele per zuccherare (lo zucchero era sconosciuto) e l'aggiunta del pepe quasi immancabile insieme ad altre spezie nella cucina di Apicio, il cui vero nome era Marco Gavio, che è stato l’unico a lasciare ai posteri un’opera scritta sulla cucina romana (De re coquinaria).



Tiropatinam

Accipies lac, adversus quod patinam aestimabis, temperabis lac cum melle quasi ad lactantia, ova quinque ad sextarium mittis, si ad eminam, ova tria.In lacte dissolvis ita ut unum corpus facies, in cumana colas et igne lento coques.Cum duxerit ad se, piper aspargis et inferes.

Apicius - De re coquinaria 302

Tiropatina

Prenderai tanto latte quanto entrerà nel tegame, scioglierai latte con il miele quasi per farne un dolce al latte, metti 5 uova per sestiario ( 542 ml) o 3 per emina (271 ml). Sciogli nel latte in modo da fare un corpo unico, cola in una Cumana ( terrina bassa con coperchio) e cuoci a fuoco lento. Quando sarà rappresa cospargi di pepe e servirai.


Io l'ho mangiata in un ristorante e mi è piaciuta, in pratica è l'antenata della crème caramel

4 commenti:

  1. Bellissima l'idea!!!
    Brava Daniela...;-)

    Peccato per il 12. ma siete lontane... :-(

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  2. Bravo Apicio!! :-)))))))

    Che peccato... :-((

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  3. # facciazza:
    Io in realtà ho provato sia a cuocerla sul fuoco a bagnomaria ma è più rischioso che al forno come un normale crème caramel, forse la seconda è meglio.
    Comunque il pepe ci sta benissimo, ma vorrei provarla con un misto di pepe verde, nero, rosa, bianco o con quello di Sechuan, che dici?

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