26 giugno 2006

Pintxos

Plaça Jacint Reventòs, Barcelona
In pieno Barri Gotic, se non avete voglia di tapas ci sono i pintxos.




Il nome in basco significa stecchino e ognuno di questi stuzzichini ne ha uno, si sceglie tra decine e decine, si mettono nel piatto e alla fine si porta il piatto alla cassa dove li contano e si paga, facilissimo.
Da bere ci hanno spillato un bicchiere di "sidra" direttamente dalla botte tenendo il bicchiere a più di un metro di distanza.
Pieno di giovani della città fino a notte tarda, pochi i turisti, tra cui noi.

25 giugno 2006

soluzione al cos'è


cos'è è stato detto... è un temperaverdure e con i nastri che si ottengono si possono fare dei bei fiori da usare come guarnizione ai piatti.
Non so se li userò mai, però l'idea mi diverte come mi diverte l'intaglio di frutta e verdura in cui gli orientali, in particolar modo i thailandesi, sono maestri.
Ho fatto solo delle prove e per essere la prima volta sono abbastanza soddisfatta :)

21 giugno 2006

Lo sgombro

Giorni fa sul forum del gamberorosso si parlava di pesce fresco e di sgombri e mi è venuta voglia di mangiarlo, ieri l'ho comprato, perchè mi piace molto e come tutto il pesce azzurro fa anche bene alla salute, e l'ho mangiato grigliato accompagnato a un'insalatina.
5 € al chilo, pesava 500 g.





Tipo: Pesci Teleostei
Nome scientifico: Scomber scombrus Linneo, 1758
Famiglia: Scombridae (Scombridi)
Ordine: Perciformes (Perciformi)
Muso appuntito, corpo fusiforme ricoperto di piccole squame, bocca grande e mascelle entrambe munite di piccoli denti. E' privo della vescica natatoria. Presenza di 2 pinne dorsali, una pinna anale e pinna codale triangolare e forcuta.Colorazione verde-azzurra sul dorso attraversato da linee trasversali, bianco-argenteo sul ventre. Lunghezza fino a 50 cm e peso sino ad 1 chilo.
Caratteristiche organolettiche:
Carni bianche dal particolare sapore intenso.

Commercializzato fresco, congelato, affumicato, inscatolato.
Particolarità
Appartiene alla famiglia del "pesce azzurro". E' particolarmente importante per l'industria conserviera, contiene molti grassi insaturi.
Come riconoscere se è fresco:
La freschezza è data dalle carni sode e dal colore vivo della pelle.

Lo sgombro si presta soprattutto per la cottura ai ferri: in questo caso il calore del fuoco permette la fuoriuscita del grasso per cui risulta più digeribile.Gustoso, anche se meno leggero, cucinato in umido.


Vive normalmente in profondità, in primavera risale in branchi vicino alla costa. Si pesca con reti a strascico e con reti da posta. Specie comune nel Mediterraneo centrale ed occidentale e nell'Atlantico.

E' reperibile durante tutto l'anno

Denominazioni dialettali
Maccarello, scombro comune, Lacerto (Italiano); Ariòlo, Ariòla, Auriòn, Laxerto, Laxierto, Lacerto, Ljertu (Liguria); Ganzariol, Garzariol, Maccarelli, Scampieri, Lanzardo, Pesce blu, Scombro (Veneto); Ganzariol, Macarelo, Scombro, Gasarizo (Venezia G.); Lacerto, Lagerto, Maccarello, Pesce cavallo (Toscana); Lacerto (Marche); Lacerto, Sgummero, Scombro (Abruzzi); Maccarello, Sgomber (Lazio); Lacierto, Scurtone, Scortòne, Tenna, Sgummoro (Campania); Lacertu, Naccarijello, Naccarijedde, Naccariedde, Naccaiello, Scocchiaiello, Scocchiarieddo, Sgumro, Sgumru, Scùmmaru (Puglie); Palamitu, Strummu lacertu (Calabria); Scarmu, Scambirru, Sgambiru, Sgambirri, Sbirru, Scùlmu, Scrùmin, Sgùmru, Sgurminu, Strummu, Strumbu, Strumbu-stirru, Stummo stirro, Strumbu-veru, Scurmu-veru (Sicilia); Cavaglia, Cavàllia, Gavallia, Pilaru, Bisaru, Pisaru, Pisanu (Sardegna).
Denominazioni straniere
INGLESE: Common Mackerel, Lump-sucher, Lump-fish.
FRANCESE: Maquereau, Scombre maquereau, Veira, Veirat, Virat, Beidat, Barat, Barrat, Verral, Brezel, Brehel,
TEDESCO: Maquereau, Scombre maquereau, Veira, Veirat, Virat, Beidat, Barat, Barrat, Verral, Brezel, Brehel,
SPAGNOLO: Caballa, Viat, Barat, Brat, Veyrat, Verat, Verdet, Verdel, Berdel, Berdela, Verdelà, Bisol, Estornino.

17 giugno 2006

Tellinas y navajas


16 giugno 2006, Barcellona. Ore 13,30.

Se capitate a Barcellona non potete non fare un giro nei mercati iniziando da quello della Boqueria. Bellissimo, ha un fascino particolare con i suoi banchi con la frutta e la verdura disposte in maniera ordinata, anzi artistica. Dopo averlo girato in lungo e in largo decidiamo di concederci uno spuntino e ci sediamo al Kiosko Universal sotto una pioggia torrenziale. Un ragazzo molto gentile ci asciuga gli alti sgabelli e il tavolino e ci porta due piatti di tellinas y navajas (telline e cannolicchi giganti) alla piastra conditi con olio e prezzemolo e uno di polpo alla gallega.
Abbiamo apprezzato molto.

Kiosko Universal
mercado de la Boqueria, 691-692
Barcelona

11 giugno 2006

Silvia Fontana


L'ho incontrata pochi giorni fa a Parco Leonardo e l'ho fotografata. L'avevo già vista al palaghiaccio di Marino quando si allenava con Massimiliano Ossini per il programma Notti sul ghiaccio.
In entrambe le occasioni mi ha salutata con un abbraccio e grandi baci. Io me la ricordo bambina quando muoveva i primi passi sul ghiaccio, è sempre stata dolcissima.
29 anni (è nata il 3 dicembre 1976 a NY), cresciuta a Roma (tra i suoi primi maestri la grande Marina D'Agata) ma traferitasi da anni in America, in carriera i suoi migliori risultato sono del 2002: 7° agli Europei, 10° ai Giochi di Salt Lake City, di nuovo 10° ai Mondiali. A fine stagione si ritira per dedicarsi all'insegnamento e alle esibizioni. Nel 2005 decide di tornare sui suoi passi: “Ho preso la decisione finale a marzo, ma il primo impulso è venuto vedendo in tv gli europei di Torino. Mi si è accesa questa scintilla di voglia di pattinare. Stavolta ho lavorato ancora di più che per Salt Lake 2002 perché il nuovo sistema di punteggi richiede ore e ore di stretching, di allenamento intensissimo”. Se ai tempi di Salt Lake era seguita da Galina Zmievskaya, già allenatrice della campionessa olimpica Oksana Baiul, ora Silvia si affida a Robin Wagner, colui che ha portato all’oro olimpico Sarah Hughes nel 2002. Dopo il debutto con un terzo posto al trofeo Golden Spin di Zagabria, ha ottenuto un risultato più sofferto alla seconda gara nazionale di Bolzano, dove lei stessa ammette di aver reagito meno bene psicologicamente, avendo giocato più in difesa che in attacco. Il successo agli assoluti è però il suo passaporto per Torino 2006. Dispiaciuta per la competizione forzata che avrebbe precluso a lei o a Valentina Marchei la possibilità di vivere le emozioni olimpiche, alla vigilia delle gare Silvia scherzava: “il peccato è che ci sia un posto solo… Ho proposto che una faccia il programma corto e una il lungo, ma non è possibile!”




Silvia Fontana 2002 Olympics LP - Carmen



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09 giugno 2006

Ciliegie ravenna della Sabina romana

Ciliegie ravenna degli alberi di mio padre

E' iniziata la stagione delle ciliegie e nei prossimi giorni ne avrò la casa piena. Come per altra frutta o verdura quando ho quella di mio padre cerco di utilizzarla il più possibile. Per questo ho fatto la sbriciolata frattese con le amarene, perchè tra un po' avrò quelle nuove. Quelle fotografate sono della varietà ravenna, ottime ciliegie da tavola di grosse dimensioni, di colore chiaro, croccanti e zuccherine. Meno adatte per fare marmellate o composte e forse anche un po' sprecate, meglio mangiarle crude.

08 giugno 2006

05 giugno 2006

Bavarese al vinsanto di Vissani (con modifiche)



rispetto alla ricetta del Maestro ho fatto un paio di cambiamenti: ho fatto una base con biscotti, burro, zucchero e ho accompagnato la bavarese con una salsa alla vaniglia (ricetta sempre di Vissani) invece della crema inglese ai cantucci. Per finire ho decorato il dolce con albicocche tagliate a spicchi e cotte in acqua e miele.


3 tuorli
zucchero 125 g
latte 200 cc
colla di pesce 5 fogli
panna 350 cc
vinsanto 200 cc
cantucci 200 g
crema inglese 350 g
zucchero a velo q.b.


Montate i tuorli con lo zucchero, fate bollire il latte con il vinsanto, poi unite i due preparati e portate a bollore. Inserite la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda per 10 minuti. Lasciate raffreddare il composto, quindi incorporate la panna montata, versate nello stampo e lasciate raffreddare in frigorifero. Preparate la salsa facendo sobbollire con la crema inglese i cantucci tritati finissimi. Lasciate raffreddare, poi versate a specchio sul piatto, adagiatevi il bavarese e spolverate con lo zucchero a velo.
Salsa alla vaniglia (Vissani)
uova 2
zucchero 150 g
latte 180 cc
panna 180 cc
vaniglia 1 stecca
Fate bollire il latte e la panna con la stecca di vaniglia, unite le uova montate con lo zucchero, fate sobbollire, filtrate allo chinois e lasciate raffreddare.