29 agosto 2006

Tartare di Max


Dopo 10 giorni di pattinaggio ero in crisi di astinenza da blog. Allora ieri sera ho rimediato così alle carenze.
Questa ricetta mi è stata data da Massimo Sola (1 stella Michelin  nel  2007). La copio così come me l'ha mandata. Come primo tentativo mi accontento, ma posso migliorare la realizzazione e soprattutto la presentazione.

dosi per 1 persona:

80 gr di filetto di manzo tagliato a cubetti piccoli e battuto energicamente al coltello (la carne si ossigena e prende un colore meraviglioso);
1 filetto di acciuga,
5 capperi,
mezzo cipollotto
(quelli piccoli, piccoli),
qualche foglia di prezzemolo, il tutto tritato finemente;
una goccia di buon Cognac;
10 gocce di Worchestershiresauce
10 gocce di Tabasco
1 tuorlo d'uovo
mezzo limone
Olio extravergine, meglio strutturato (toscana, molise, umbria)
sale e tanto pepe nero macinato.


In una ciotola di vetro sciogli il sale con il limone aiutandoti con una piccola frusta. Aggiungi il tuorlo sempre mescolando e, a filo, l'olio extravergine; otterrai una semi maionese. Metti uno ad uno gli ingredienti tritati finemente, il cognac, il pepe, il tabasco, la worchester e mescola sempre con la frusta fino a che tutti gli ingredienti siano ben amalgamati.
A questo punto aggiungi la carne trita e con cucchiaio e forchetta fai passare la carne nella salsa (la forchetta spinge e schiaccia la carne sul cucchiaio), otterrai un composto omogeneo e la carne ti sembrerà una purea un po' grossolana. Mettila in un piatto come fosse un hamburger, sempre con la forchetta fai delle righe sulla parte superiore.
Presentazione: metti un tuorlo in congelatore e dimenticatelo per 4 ore...metti la tartare condita in un coppapasta (o bicchiere, stampino, qualcosa di cilindrico) poi la rovesci piano piano in un piatto meglio se di vetro; pela con un pelapatate il gambo del sedano, avrai tipo delle tagliatelline di sedano, arruffale come viene con le mani e disponile sopra la tartare, poi ripiglia il tuorlo che avevi messo a congelare e grattuggialo, abbondante, come fosse parmigiano sulla tua tartare-sedano. Il tuorlo ghiacciato a contatto con il palato si scioglierà, sentirai che esplosione... preparati!


Difficoltà e difetti:
Ho trovato grosse difficoltà con il tuorlo congelato, ma ho intenzione di riprovarci ancora. Praticamente mi si scioglieva in mano e non passava dalla grattugia ma rimaneva lì. Alla fine ho fatto dei riccioli con la mandolina ma non è la stessa cosa.
Il tuorlo con cui ho fatto la salsa condimento era troppo grande per 80 g di carne, infatti era di un uovo gigante, forse ne basta uno medio o piccolo.
Le tagliatelle di sedano mi sono venute troppo grosse ma arricciandole in acqua gelata ho salvato un po' la presentazione.
Il sapore era buonissimo e quello non dipende da me ma dalla ricetta e dalla preparazione diversa dal solito.
Nel complesso sono abbastanza soddisfatta.


28 agosto 2006

Sono tornata...

Sono tornata e ho molte idee che mi ronzano nella testa...
Nella foto di sopra la vista che mi godevo la mattina dalla mia stanza quando mi alzavo.
Sotto ci sono le magliette ufficiali dello stage e del forum di pattinaggio.




15 agosto 2006

Vado in vacanza...

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Domani mattina presto parto e fino al 27 agosto sarò ad Andalo per uno stage di pattinaggio artistico sul ghiaccio.
Non sarà riposo fisico ma solo mentale. Ed è quello che mi serve.
Niente pc, niente internet, cellulare spento per molte ore; l'appuntamento è al mio ritorno.
In questi ultimi giorni ho postato più del solito ed è tutto qui sotto.

Arrivederci.

Per Remy: aspic di tè e uva





Per 8 bicchierini medi:

uva nera a chicchi grossi g 600 - tè al mango o aromatizzato a piacere 400 g - zucchero g 200 - colla di pesce (gelatina in fogli) g 6

Tempo occorrente: 30' + 6h di raffreddamento in frigo

Fate ammorbidire la colla di pesce in acqua fredda. Tagliate a metà i chicchi d'uva (togliete i semi); preparate il tè e sciogliete la colla pesce strizzata nel tè caldo.
Fate raffreddare il tè fino ad assumere una consistenza oleosa.
Mettete in ogni bicchierino uno strato di tè alla gelatina e pochi chicci e lasciate raffreddare in frigo, quando è solidificata fate un altro strato e via di seguito.
Continuare fino a terminare gli ingredienti e riposare in frigo almeno 6 ore.

Variante:
Si possono passare i chicchi d'uva tagliati a metà velocemente in padella con pochissimo burro e zucchero, spegnere appena sono appassiti.


Auguri Remy e grazie del sostegno morale e materiale quando il mio blog era sparito .

questa ricetta partecipa alla raccolta le Ricette in un bicchiere di Morettina

14 agosto 2006

due x due in terrazza

Una visita inaspettata e con quello che c'era ho preparato un pranzo e una cena per due persone. Ho finalmente finito di lavare, scartavetratre e lucidare sedie e tavolo in tek della Unopiù, un lavoraccio, ma siccome avevo iniziato 3 mesi fa alla fine non mi è pesato troppo.

Non abbiamo mangiato niente di speciale, ma io sono a dieta quindi va bene così.
Cena di sabato:

farfalle (sempre quelle) con bottarga di muggine

carpaccio di polpo

12 agosto 2006

Pesche tabacchiera




Queste pesche mi piacciono molto e pare che siano speciali per fare granite e gelati.
E' una varietà antica che viene dalle falde dell'Etna.
A Roma si trovano in molti mercati.
Nel mercato sotto il mio ufficio ci sono i banchi di alcuni contadini della Sabina romana che hanno le piante di tabacchiera. Non saranno sicuramente buone come quelle che ho mangiato a Catania, ma almeno sono raccolte mature.
In vendita si trovano anche quelle che vengono dall'estero (credo sud America) ma non sanno di niente, sono raccolte acerbe e fanno delle belle soste in carri frigo. (editato il 13.8.2006)
Sono anche un presidio slow food.


slowfood - pesche tabacchiera

10 agosto 2006

Piperita è curiosa...

Prendo lo spunto da Piperita e rispondo alle sue domande, ma rubo il titolo a Tulip


Qual è il nome del tuo blog e da dove scrivi? Senza Panna e scrivo da Roma
Da quando blogghi? ottobre/novembre 2005
Quanti post hai scritto finora? 105 con questo
Che programma usi? Blogger? Wordpress? Splinder? Blogger
Controlli le tue statistiche? Se sì, quanto spesso? si, 1 volta al giorno almeno
Usi Technorati? Se sì, quanto spesso? ho usato e linkato ma sono così rimbambita che nemmeno mi ricordavo (editata il 13.8.2006)
Quanti siti ti linkano? 88 link da 66 siti, non male (editata il 13.8.2006)
Quanto spesso posti? ogni 2-3 giorni quando posso
Quanto tempo ci metti a scrivere un post? dipende, a volte ne inizio uno , lo salvo come bozza e lo riprendo in seguito
Quali termini di ricerca usano per trovarti? di solito con ingredienti di ricette, ad esempio la panna :-))))
Hai mai guadagnato qualche euro con il tuo blog? no
Sei mai stato citato su un giornale, una rivista, alla radio o in televisione? non credo
Cibo preferito in assoluto? pane/pizza, salumi e formaggi
Antonella Clerici: perchè questa domanda? L'ho conosciuta di persona, è molto più bella che in tv e sa il fatto suo molto bene.
E per ultimo: colazione, pranzo, merenda o cena? tutto, forse colazione e cena

07 agosto 2006

Trattoria Pegaso - Gavardo

Domenica 30 luglio, la mia amica Anna e suo marito Federico mi portano finalmente da Adriano. Era molto che ci volevo andare.
Veniamo accolti dal padrone di casa che non crede ai suoi occhi (sono modesta) e mi abbraccia quasi timidamente.
Ci accoglie subito con una selezione di olii tra cui non manca mai la particella 34 di Lorenzo di Pianogrillo, gli altri sono un olio del Garda, uno di Pantelleria e uno ligure di olive taggiasche - del padre del "notissimo" forumista del Gambero Rosso enosnowb - e il pane fatto in casa.
Iniziamo con gli antipasti:
- radicchio tardivo in agrodolce
- carpaccio di filetto di tonno alle erbette (forse il miglio carpaccio di tonno che io abbia mai mangiato)
- insalata di polpo porcini valeriana e vinaigrette
- fiori di zucca in pastella di birra con ripieno di gamberi
- lardo di pata negra
- salame d'oca
- prosciutto di Parma

- caprino con pomodorini e rucola
-carpaccio di manzo marinato al vincotto di carrube
- calamari ripieni di radicchio rosso grigliati, ottimi I primi:
- fiori di pasta fresca al sugo di leccia - bavette alla pantesca con filetto di tonno, filetto di sarda, capperi, olive e pomodorini
- pasta alla Scilla e Cariddi con polpo, porcini freschi e capesante con rametti di timo (detta la polipante) Abbiamo saltato i secondi anche se erano molto invitanti perchè avevamo già mangiato molto. I primi non erano semplici assaggi ma quasi una mezza porzione a testa di ognuno e tra gli antipasti (abbondantissimi) c'erano dei veri e propri secondi come i calamari grigliati
I dolci:
- parfait al lime con salsa di mirtilli e more per Anna


- gelato alle bacche di vaniglia di Haiti per me e Federico (ottimi sia il sapore che la cremosità)


I vini:
- Brut La Montina
- Ferrari perlé
- Tokai Aszu 6 puttonyos (mica so bene se si scrive così)
Commenti di Ghianda sui vini: il primo si difende egregiamente, il secondo è una roba quasi tendente alla CdL e l'ultimo che avevo paura ad assaggiarlo, ha una tale spalla acida da sorreggerlo benissimo insieme alle sue note di mandorla dolce, albicocca disidratata e miele che ti incanta.

Trattoria Pegaso di Adriano Liloni - via Tormini 72 - 25085 Gavardo (BS) - tel: 0365372719

02 agosto 2006

Farfalle fredde pomodoro, rucola e mandorle

Io preferisco la pasta corta ma le farfalle è uno dei formati che mi piace di meno perchè di solito rimane dura al centro e scotta ai bordi. Devo riconoscere che queste farfalle del Cav. Cocco mi hanno stupita, veramente ottime e hanno tenuto molto bene la cottura.


500 g farfalle sfoglia grezza del Cav. Cocco
500g pomodori ciliegia rossi

50g rucola
3 acciughe
mandorle tritate
olio extra vergine di oliva
1 cucchiaio di aceto balsamico
sale, pepe, tabasco.

Far appassire i pomodori tagliati a metà per un minuto circa in poco olio evo bollente. Salare e far raffreddare. Lavare le alici se sono sottosale, oppure usare quelle sott'olio, tagliarle a pezzetti aggiungere ai pomodori e unire le mandorle. Pulire la rucola, lavarla e tritarla molto fine. Unire in una terrina pomodori, rucola, sale, pepe, aceto e tabasco. Amalgamare tutti gli ingredienti, aggiungere l'olio necessario poco alla volta e alla fine unire acciughe e mandorle. Cuocere la pasta molto al dente, scolarla, lasciarla raffreddare e condirla con il sugo freddo. Si può preparare prima e si mangia a temperatura ambiente.