26 dicembre 2006

Sa leppa

La "Leppa" è il classico coltello sardo, ancora oggi in uso sopratutto presso pastori e contadini, la parola proviene dal greco lepis, lépos che significa 'lamina di metallo'.
Per costruire una ottima resolza, occorrono circa 20 ore di duro lavoro, si inizia con il taglio del corno, che va pulito e formato al fuoco, si segue con la forgiatura della lama, l'affilatura (con carta vetrata) e l'innesto sul manico, si termina con l'anello, spesso in ottone, lavorato e inciso a mano, bloccato sul manico con i ribadinos, chiodi speciali che servono per fissare il manico alla lama.
Esistono tantissime varietà di leppas, a seconda della zona geografica di produzione e della struttura morfologica del coltello stesso.
Leppa Pattadese : originaria del centro montano di Pattada (SS) caratteristica per la lama "a foglia di mirto"
Leppa Tempiese : diffusa in Gallura
Leppa Lussurgese : comunemente chiamato "sa lussulzesa"
Leppa Arburese : un coltello da scuoio, con la lama panciuta, anche denominata "a foglia larga".
Leppa Guspinese : il coltello del minatore, tipico per avere la punta mozzata, a seguito della legge "Giolitti" del 1908, che vietava il porto di coltelli appuntiti atti a offendere.
La vera leppa è un grande coltello a lama fissa, ma ormai col termine "leppa" viene indicato il classico coltello sardo a serramanico, il termine può variare a seconda della zona geografica dell'Isola, nel nord "resolza", nel sud "arresoja".
Si compone di tre parti essenziali :
La lama, in acciaio temperato, al carbonio e inossidabile.
Il manico, in corno di bufalo, capra, montone, legno, corno di muflone (il più pregiato se originario dell'Isola), corna di muflone di provenienza dall'Est Europa.
Il Fornimento o Collarino, in ottone o metalli preziosi, oro o argento. Spesso finemente lavorati.

(tratto da http://www.leppa.it )



Questi sono i miei coltelli sardi, 3 sono regali di mio padre e 2 li ho comprati io:
Dall'alto:
coltello di Pattada con manico in corno scuro, lama in acciaio non inox 9,5 cm
coltello di Pattada con manico in corno biondo lama inox 9,5 cm
coltello di Pattada con manico in legno di olivo lama inox 9 cm
coltello di Santu Lussurgiu mod. Guspinese con manico in corno bianco lama inox 7 cm
coltello di Pattada Figus sfilatino con manico in corno chiaro lama inox 9,5 com

22 dicembre 2006

Mi sento un'assassina..........

Questo è quello che resta alle 19,00 di un capretto di 6 kg. che mio marito ha portato a casa alle 18,00, a quell'ora era ancora intero, poi mi sono armata di coltelli e macchina del sottovuoto e ho fatto quel che ho potuto... avevamo un impegno per cena.

21 dicembre 2006

Crescere


Dopo un po' impari la sottile differenza tra tenere una mano
e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti
con la grazia di un adulto non con il dolore di un bimbo.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani.
Dopo un po' impari che il sole scotta, se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare, che sei davvero forte,
e che vali davvero.






Ho trovato questo pensiero sul sito http://www.quattroparole.ch/ di un ragazzo, che si fa chiamare Pietraccia, che riesce ad esprimere con parole scritte quello che porta nel cuore, come vorrei fare io ma non ne sono capace.


Un giorno dopo ho scoperto che la poesia è di Jorge Luis Borges.

19 dicembre 2006

E' arrivata la neve - webcam su Livigno


Di fianco a destra c'è il link alla webcam di Livigno puntata sulla pista del Mottolino.
Ogni giorno potrò controllare lo stato della neve in questa località a cui sono molto affezionata.

Invece qui c'è un'altra Webcam su Livigno, Costa del Sol


Buono sci a tutti!!

17 dicembre 2006

Cacio e pepe


Le farfalle sono un formato che di solito non mi piace, ma queste sono di una marca (Cav. Cocco, si può dire?) che mi piace molto. Infatti devo dire che hanno tenuto benissimo la cottura e non erano come succede spesso dure al centro e mollicce nelle ali, le consiglio.
La classica cacio e pepe è conosciuta da tutti anche fuori Roma, ma il problema più grosso nel realizzarla è come impedire che il formaggio si ammalloppi in un unico grumo visto che la ricetta non prevede assolutamente l'uso dell'olio, questa è una soluzione. Pasta (io ho usato le farfalle del Cav. Cocco una pasta che mi piace moltissimo, in cottura si sente l'odore del grano. A me piace corta, si dovrebbero usare gli spaghetti) pecorino romano, pepe .
Cuocere la pasta in abbondante acqua lasciandola molto al dente, scolarla e tenere da parte l'acqua.
Terminare la cottura in una padella bassa alternando l'acqua di cottura della pasta, pecorino grattugiato e pepe, continuare la mantecatura fino alla cottura completa della pasta. L'amido della pasta unito al cacio formerà una cremina densa moto saporita.

14 dicembre 2006

Risotto alla parmigiana, tartufo bianco e mimosa di tuorlo crudo

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x 4
(sono andata a occhio per cui ora invento)
2 pugni di riso a testa direi 150 g (io ho usato il Rosa Marchetti della riseria Re Carlo di Albano, Vercelli, che è perfetto per sformati e timballi)
brodo di carne leggero (io ho usato quello vegetale) q.b.
cipolla
burro
olio
parmigiano
1 bicchiere di vino bianco
fare un soffritto con olio e cipolla, aggiungere il riso e tostarlo, sfumare con il vino. A questo punto ci sono due scuole di pensiero:
1) aggiungere il brodo un mestolo alla volta girando continuamente
2) mettere tutto il brodo a coprire e portare a cottura senza girare mai fino a quando è cotto.
Io ho fatto una via di mezzo.... e non si è attaccato.
Quando è pronto spegnere il fuoco e mantecare con burro e parmigiano, se necessario aggiustare di sale.

Alla fine sopra a tutto ho messo una piccola grattata di tartufo bianco (era l'ultimo, ora è finito) e una mimosa di tuorlo crudo (prima congelato) grattugiato che con il riso caldo si è fusa....

13 dicembre 2006

Lussekatter - ciambelline di Santa Lucia (Svezia)

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Foto tratta da: www.spaghettitaliani.com


In alcuni paesi del nord Italia si festeggia Santa Lucia e la santa porta i regali ai bambini. Pare che la tradizione venga dai paesi nordici ma come sia arrivata qui non si sa, come non si sa come abbia fatto una santa siracusana ad arrivare in Svezia.

09 dicembre 2006

Maccheroncini di Campofilone, pistacchi e tartufo bianco

Ho fatto un esperimento che è andato abbastanza bene, buono ma può  migliorare.
Il piatto finito aveva  bei  colori, anche la foto è da  perfezioanre.

Maccheroncini di Campofilone marca Spinosi
burro di ottima qualità, io ho usato Beppino Ocelli
polvere di pistacchi (regalo di Rossella di Catania)
tartufo bianco

La ricetta è semplicissima, ho cotto la pasta 3 minuti, nel frattempo ho fuso il brro e c'ho messo una bella manciata di polvere di pistacchi.Ho ripassato la pasta in questo burro verde, altra spolverata di pistacchi, messa nel piatto e grattatina di tartufo bianco.Al momento di mangiarla ho mescolato tutto.Che dite ci andava un po' di parmigiano?



07 dicembre 2006

Ovetto con tartufo bianco di Acqualagna


Eccolo qui l'ovetto con il tartufino dell'indovinello, solo 17 grammi di bontà.
Non c'è ricetta, io l'ho cotto con una noce di burro chiarificato e coperto di lamelle di tartufo, prima avevo salato il tuorlo con poco sale rosa.

Cosa c'è nel pacchettino??

01 dicembre 2006

cioccolatini


è iniziata la stagione fredda, posso finalmente fare i cioccolatini

guscio di Valrhona noir al 61%
ganache: fondente all'assenzio, fondente al rum, latte con granella di fave di cacao, bianco con pistacchi e vaniglia