31 gennaio 2007

Sardegna, cucina invernale: zuppa di fave secche e verza

E' arrivato finalmente il freddo e cosa c'è di meglio di un piatto caldo?
Per l'occasione ho fatto una zuppa che faceva sempre mia nonna durante l'inverno.
Ho fatto alcune modifiche per adattarla meglio al nostro stile di vita (i miei nonni non avevano il riscaldamento e quindi la versione originale è più energetica) e ai gusti attuali (fave sgusciate invece di fave secche) e per finire pane spianata comprato (e chi ce l'ha quello che faceva mia nonna, purtroppo).

Soffriggere una cipolla e uno spicchio d'aglio con un pò di lardo e salame (sardo) stagionato, a pezzi non troppo grandi. Aggiungere le fave secche fatte rinvenire per una notte in acqua e acqua e far cuocere. Aggiustare di sale. Quando sono quasi cotte aggiungere cavolo verza o cappuccio a pezzi, finocchietto selvatico e terminare la cottura. Prima di mangiarla farla riposare un po', è più buona. L'ideale è farla raffreddare e mangiarla riscaldata il giorno dopo, è ancora più buona.
Servire con pane spianata sarda.
VARIANTI: Al paese di mio padre d'inverno nevica e fa freddo, ma qui abbiamo il riscaldamento quindi è meglio sostituire il lardo con l'olio. Nella ricetta originale le fave erano con la buccia ma io uso quelle sbucciate: cuociono prima ed è più comodo mangiarle. Il finocchietto selvatico non sempre si trova, quando l'ho ne surgelo un po' oppure uso la parte verde dei finocchi normali, non è la stessa cosa ma si può fare.

26 gennaio 2007

Concorso fotografico Emmentaler


Ricevo e pubblico volentieri questo Comunicato Stampa Emmentaler DOP:

Concorso Fotografico Buchi Dop Buchi creativi per giovani fotografi e curiosi inesperti.
Emmentaler DOP, da gennaio e fino al 30 marzo 2007, promuove il concorso fotografico Buchi Dop, che offrirà l’opportunità di esprimere il proprio concetto di “BUCO” attraverso originali scatti.
Fotografare i Buchi, consapevoli del fatto che ciò che si immortala non è una mancanza, bensì un’opportunità: quella di vedere l’insolito in ciò che sembra comune e privo di ispirazione. Un piccolo varco magico capace di far vedere le cose di tutti i giorni da un altro punto di vista, lo spioncino di una porta, il foro in una palizzata, l’occhiello di una giacca o di una ciambella… quanti tipi di buco esistono?
A raccontarlo, attraverso lo sguardo soggettivo della macchina fotografica, saranno giovani promesse del mondo della fotografia o, più semplicemente, persone curiose dotate di una spiccata vena creativa.
Emmentaler DOP, il re dei Formaggi svizzeri, conosciuto in tutto il mondo come “quello con i BUCHI”, promuove il Concorso Buchi Dop,“Fotografa i BUCHI DOP e la tua foto sarà esposta in mostra” - pensato per premiare la fedeltà dei consumatori italiani - regalando l’opportunità di esprimere il proprio concetto di “BUCHI”, come una visione laterale di un’idea tradizionalmente legata al vuoto.
Tra le fotografie pervenute, un’apposita Giuria ne selezionerà una, giudicata a maggioranza la più rappresentativa del concetto di buco, che verrà esposta, durante il mese di aprile per due fine settimana consecutivi, in una mostra allestita a Milano nella prestigiosa cornice di Forma, Centro Internazionale di Fotografia, costituito da Fondazione Corriere della Sera e Contrasto, la cui sede si trova all'interno di un'ala interamente ristrutturata di uno storico deposito di tram. In mostra, oltre allo scatto vincitore, altre splendide immagini selezionate da Contrasto, realtà unica nel mondo della fotografia, nata in Italia negli anni ‘80 che mantiene ormai da anni un ruolo di primo piano nel campo della fotografia d'autore e di qualità.
I partecipanti al concorso fotografico “Buchi Dop” devono fare pervenire gli scatti fotografici entro il 30 marzo 2007, indicando il titolo della fotografia, nome e cognome dell’autore, indirizzo e recapito telefonico del fotografo. Regolamento del concorso scaricabile dal sito internet http://www.switzerland-cheese.it/ Il concorso fotografico BUCHI DOP, promosso da Emmentaler DOP, è stato indetto in occasione della recente acquisizione della DOP, denominazione di origine protetta che contraddistingue prodotti fabbricati con metodi tradizionali che presentano un legame storico con il loro territorio d’origine. Solo chi rispetta i severi requisiti di provenienza, produzione e qualità definiti in uno speciale elenco degli obblighi, può apporre sul suo prodotto il marchio di qualità DOP. Una decisione che tutela anche i consumatori Italiani che da sempre sono, dopo gli svizzeri, i più appassionati consumatori di Emmentaler. Nel 2005 sono state esportate in Italia 11.710 tonnellate di Emmentaler Dop che rappresentano circa il 50% del totale esportato. Ufficio Stampa - EIDOS Costanza Zanolini czanoini@eidos-pr.it Tel. 02 8900870 - Fax 02 8900852

Qui trovate il regolamento

24 gennaio 2007

costine marinate alla brace (ricetta di Nicola Cavallaro)


Dopo molto tempo ho riacceso il bbq e l'ho fatto per provare una ricetta che mi ha suggerito Nicola Cavallaro dell'omonimo ristorante di Milano. Confesso che quando ho letto come si faceva la marinatura non ero convinta per niente, ma l'ho voluta provare e penso che la rifarò ancora, nonostante io non ami molto la Coca Cola.

17 gennaio 2007

Tortellini bolognesi di StefaniaDE



Ho fatto i tortellini con la ricetta di famiglia della mia amica Stefania di Bologna. L'ho conosciuta nel forum della Cucina Italiana e ho preso la sua ricetta anni fa proprio da lì. Poi li abbiamo fatti insieme alcune volte a Bologna in due belle riunioni tra amiche in cui abbiamo cucinato e ognuno ha portato la sua esperienza e le tradizioni di famiglia.

14 gennaio 2007

Maiale in agrodolce di mosto cotto e melograno











Per una volta ho "inventato" una ricetta anche se credo di non aver inventato nulla... in realtà, mi illudo così. Diciamo che ho  reinterpretato.

Anni fa avevo mangiato un filetto di maiale in agrodolce fatto con la sapa (mosto cotto). Ero a una cena della Commanderie del Cordon Bleu di Roma e la cuoca era una nobildonna di Catania che aveva cucinato antiche ricette dei nobili, peccato che all'epoca non avessi fatto le foto, c'erano cose splendide. 


polpa di maiale tagliata a piccoli pezzi
cipolle bionde
sciroppo di melograno (nei negozi specializzati)
mosto cotto


Soffriggere velocemente pochi minuti nel suo stesso grasso la carne di maiale, fino a quando non è ben dorata.
A fine cottura aggiungere il mosto cotto (il dolce) e lo sciroppo di melograno (l'agro) e far ridurre.
Assaggiare ma per i miei gusti non c'è bisogno di aggiungere sale.


La prossima volta voglio provare ad aggiungere dei pinoli e il misto di cinque spezie (miscela pronta di spezie che si trova nei negozi etnici) o il pepe di Sechuan.
Si accettano consigli.

Un po' di consigli e varianti sono  qui.

13 gennaio 2007

La cometa 2006P1 Mc Naught




10 gennaio 2007
foto: Giuseppe Menardi
Location: Monte Lagazuoi (2.800 mt)
16:37 U.T. - exp. 1/80"
Canon 200 mm f/3,5 - Canon EOS 60D @ 200 iso


La cometa Mc Naught 2006P1 è stata scoperta dall'astronomo australiano Mc Naught il 7 agosto 2006, quando era ancora di magnitudine 17,3. La cometa transita molto vicina al Sole e oggi12 gennaio è passata al perielio a 0,17 u.a. (25 milioni di km) dalla nostra stella. La luminosità è aumentata i primi di gennaio e il giorno 8 gennaio la sua magnitudine era pari a -1,5, più o meno come Sirio. Due giorni dopo questa era già salita alla -3.
La Mc Naught è destinata a sparire dai cieli boreali e sarà visibile nei cieli australi dopo il perielio. Dall'Italia si potrà osservare fino al 12 gennaio, quando però si troverà a non più di 1° sopra l'orizzonte 30 minuti dopo il tramonto del Sole.

Ieri 12 gennaio, appunto, per colpa delle nuvole non l'ho vista, ma oggi anche se ormai dovrebbe essere troppo bassa ci riprovo.


Imamgini tratte da: http://www.cortinastelle.it/comete/2006P1-mcnaught.htm

Per maggiori informazioni consultare il sito dell'Unione Astrofili Italiani: http://www.uai.it/

05 gennaio 2007

Indice del pane e dolci lievitati

Buon 2007!!

Ho fatto un altro indice: quello del pane e dolci lievitati, mancano ancora le icone, ma le metterò presto.
Però l'ho messo anche nel frame di destra.

03 gennaio 2007

Tre giorni a Bolgheri (Minelli)


Mi è stato regalato dall'autrice qualche mese fa ma l'ho finito solo il 1 gennaio. L'ho letto in due viaggi in treno, un Savona Roma e un Bologna Roma. E' stato un compagno di viaggio in apparenza leggero, ma in realtà più profondo. Ci sono le crisi e i dubbi di un'adolescente che si trova davanti a delle scelte importanti per il suo futuro nel momento di passagio all'età adulta.
Mi ha lasciato un fondo di tristezza nonostante il lieto fine ma come mi ha detto giustamente l'autrice dopo pochissimo che avevo finito di leggerlo: è la vita.