28 febbraio 2008

Mini cheesecake di ricotta


Ed ecco l'altra ricetta

Per 15 bicchierini piccoli;

Per la base ho usato
biscotti secchi g 200
burro g 150
pistacchi tritati g 100 (oppure: mandorle pelate g 50 e nocciole g 50)
Maraschino o un liquore a piacere

Per il cheesecake alla ricotta
ricotta (io uso quella di pecora) g 500
panna montata g 300
zucchero g 100 (io uso lo zefiro che si scioglie meglio)
5 fogli di gelatina per un totale di g 10
baccelli di vaniglia o scorza di limone

Guarnizione
gelatina di amarene

Per la base passare al mixer i biscotti insieme con i pistacchi (o le nocciole e le mandorle), mettere il composto in una ciotola e impastarlo con il burro fuso e un goccio di Maraschino ( un altro liquore a piacere). Suddividere l'impasto nei 15 bicchierini , pressare un po' e passare in frigo a solidificare.
Preparare la bavarese: setacciare la ricotta stemperate la ricotta; preparate uno sciroppo bollendo per 3' g 100 di acqua con lo zucchero e i baccelli di vaniglia o in alternativa scorze di arancia o limone secondo i gusti), quindi filtrarlo e sciogliere in questo sciroppo la gelatina (prima ammorbidita in acqua fredda)
Incorporare alla ricotta lo sciroppo con gelatina.
Appena la ricotta inizierà ad addensarsi, unirei la panna montata con movimenti dall'alto verso il basso per non smontarla e versare il composto sulla base di biscotti nei bicchierini.
Metterli in frigo per almeno 3 ore.
Passate le 3 ore guarnire la bavarese con la gelatina di amarene leggermente intiepidita. Volendo si può completare la decorazione con ciuffetti di menta fresca.
Si possono fare il giorno prima e si conservano in frigo coperti con la pellicola affinché non prendano gli altri odori.


questa ricetta partecipa alla raccolta le Ricette in un bicchiere di Morettina

24 febbraio 2008

Mousse ai tre cioccolati


Alle 16,30 ero ancora in ufficio e mi arriva un sms da mia sorella che dice: vuoi venire a cena? Io rispondo: sì, ma cosa porto? e la sua risposta è: mi affido al tuo buon cuore. Mezz'ora per arrivare a casa dall'ufficio e mezz'ora in cui pensare cosa fare in così poco tempo con quello che ho in casa.
Mi sono ricordata di due bicchierini fatti in un'altra occasione e ripropongo quello al cioccolato.
Per la ricetta mi sono ispirata a quella della Mousse ai tre cioccolati di Ernst Knam, tratta da Terrine d'autore edito dalla Biblioteca culinaria, o meglio ho preso la sua ricetta della mousse al cioccolato fondente l'ho modificata e l'ho adattata agli altri due (al latte e bianco).
Faccio tutto in mezz'ora e poi metto le mousse in frigo a solidificare.

Per 12 bicchierini piccoli.

Per la mousse al cioccolato fondente:
80 g cioccolato fondente
100 g panna fresca montata al momento
per la mousse al latte (va bene anche gianduia)
100 g cioccolato al latte
100 g panna fresca montata
per la mousse al cioccolato bianco
80 g cioccolato bianco
50 g panna fresca montata

Il procedimento è uguale per tutti.

Fondere a bagnomaria il cioccolato fondente. Aspettare che si raffreddi un po' girandolo spesso con una spatola e quando è sui 28°C amalgamare la panna montata poca per volta cercando di non smontarla con un movimento dal basso verso l'alto.

Mettere la mousse sul fondo sei bicchierini, battere per appiattirla, e mettere in frigo.

Nel frattempo preparare la mousse al latte allo stesso modo, fare un secondo strato nei bicchierini e mettere in frigo.

Per ultimo preparare la mousse al coccolato bianco e mettere l'ultimo strato nei bicchierini e di nuovo tutto in frigo per almeno 3 ore minimo.

Io ho messo su alcuni dei pinoli glassati, su altri una gelatina di amarene ma si può rifinire a piacere, ad esempio con una granella croccante.

Sullo sfondo si vedono i bicchierini con la mini cheesecake alla ricotta. La ricetta la prossima volta.

Si possono preparare il giorno prima e tenere in frigo coperti con la pellicola da cucina.

questa ricetta partecipa alla raccolta le Ricette in un bicchiere di Morettina

23 febbraio 2008

Evento del 2 marzo all'Etoile

Vi ricordo che il Ristorante L'Etoile ed alcuni amici forumisti del Gambero Rosso hanno organizzato per il giorno Domenica 2 marzo a pranzo, il Forum Event. Lo scopo dell'evento sarà riunirsi e conoscersi meglio.
Io pensavo che potrebbe essere una buona occasione anche per i blogger.
Verrà allestito un tavolo imperiale per un massimo di 15 /20 partecipanti e il menu sarà composto da 6 portate piu coccole finali, mentre i vini saranno portati dai partecipanti o scelti dalla carta del ristorante.
Il prezzo è di 55 euro per persona, vini esclusi.
Altre informazioni e il menu li trovate qui

21 febbraio 2008

Ristorante da Jolanda, Roma

Roma, un sabato di febbraio.

Il locale è curato nei dettagli, piccolo (forse una trentina di coperti), ma l'ambiente caldo fa pensare ad un progetto fatto con tanta passione e impegno. Il personale di sala, camerieri e un sommelier, sono sempre gentili e solerti senza essere troppo ingessati. La recensione di un forumista del Gamberorosso inizia con parole simili, non uguali, ma i concetti sono quelli. Cosa vorrà dire? Andate da Jolanda e lo capirete.
Appena arrivati chiedo se posso fare le foto (senza flash) per non disturbare gli altri clienti quindi inizio subito con l'apparecchiatura.

19 febbraio 2008

Giambonetti di tacchino con le castagne (una non ricetta)

Per prima cosa ricordo a tutti il pranzo evento del 2 marzo organizzato dal ristorante l'Etoile di Vetralla.

E ora passiamo alla mia dieta

Pare che il nome giambonetti derivi da "jambon", prosciutto in francese, ma non ho mai capito se per la forma di un piccolo prosciuttino o per il ripieno classico che prevede anche il prosciutto. Propendo per la prima soluzione.



A Roma i giambonetti sono le cosce (generalmente di pollo) disossate e ripiene nelle maniere più disparate, ma di solito con carni miste di vitello e maiale e il prosciutto cotto.
Io li ho fatti di tacchino.
Ho preso una coscia di tacchino e l'ho spellata e disossata. All'interno ho messo un misto di erbe aromatiche (a piacere); io ho usato rosmarino, salvia e timo e quando ce l'ho mi piace mettere anche la santoreggia, sale e poco pepe. Ho riempito la cavità con delle castagne lessate e spellate e ho chiuso la coscia con uno stecchino ( che si leverà a fine cottura, mi raccomando, è orribile lasciato lì). Con lo stesso misto di erbe ho insaporito anche l'esterno.
Ho fatto una cottura semplicissima.
Prima ho rosolato la coscia in una padella con un velo di olio, giusto per non farla attaccare , poi ho passato tutto in forno. Sinceramente non ho guardato il tempo, ma ci vuole minimo un'ora con il forno non troppo caldo, io lo metto sui 140 e ogni tanto bagno la carne con poco vino bianco all'inizio che faccio sfumare e poi con brodo vegetale. Quando è cotto e ben rosolato lo tengo in caldo a riposare e butto via il graso in eccesso (ma non ce n'era) e faccio deglassare il fondo con poco brodo per ottenere la salsa.
Io ne ho mangiata una sola fettina tanto pe rnon sballare troppo la dieta.

Nella foto sotto è come si presenta appena cotta e nelle foto sopra dopo averla affettata.

14 febbraio 2008

Il Falconiere, Relais e Chateaux Cortona, Arezzo.


Un luogo ameno e rilassante. Quando si vuole fare pace con il mondo è il posto ideale. Quello sopra è l'ingresso del ristorante, che si trova al'interno della proprietà che si estende per molti ettari coltivati principalmente a vigna, dove abbiamo cenato. Forse mi aspettavo qualcosa di più, più che altro per il rapporto Q/P. Non ho fatto le foto perché la luce delle candele non lo permetteva e non ho voluto disturbare gli altri clienti con il flash.
Nella foto sotto si può scorgere la grande H dell'eliporto e sullo sfondo quella che sarà la nostra sistemazione.
Un po' più da vicino


In realtà si trova sopra le cantine dove viene prodotto il vino dell'azienda
http://www.baracchiwinery.com/
Al piano di sopra si arriva ad una terrazza con vista sui vigneti e tutta la proprietà
Di fianco alla suite c'è anche il cosiddetto "giardino dei semplici", con le piante aromatiche.

E l'interno non è da meno, c'è un bel soggiorno con il camino con divani e poltrone per rilassarsiun letto con baldacchinoIl bagno con idromassaggio, una stanzetta sul retro e un'altra nella mansardina con altri due lettiQuesta in realtà è una delle 3 suite più belle, ma anche se le ho viste solo sul sito immagino che le altre non siano da meno.
La colazione è molto piacevole, in un locale di fianco al ristorante e dove c'è un'ampia varietà di dolci, di salumi e formaggi e di spremute di agrumi, pani diversi, una grande scelta di tè e molte altre cose.
Un we da regalarsi per staccare dal mondo.


Il Falconiere, Relais e Chateaux

Località S.Martino, 37
052044 CORTONA
Arezzo (Italy)
tel. +39 0575 612 679
tel. +39 0575 612 616
fax +39 0575 612 927
e-mail: info@ilfalconiere.it

http://www.ilfalconiere.it/index.html

12 febbraio 2008

Evento del 2 marzo all'Etoile

Il Ristorante L'Etoile ed alcuni amici forumisti del Gambero Rosso hanno organizzato per il giorno Domenica 2 marzo a pranzo, il Forum Event. Lo scopo dell'evento sarà riunirsi e conoscersi meglio.
Io pensavo che potrebbe essere una buona occasione anche per i blogger.
Verrà allestito un tavolo imperiale per un massimo di 15 /20 partecipanti e il menu sarà composto da 6 portate piu coccole finali, mentre i vini saranno portati dai partecipanti o scelti dalla carta del ristorante.
Il prezzo è di 55 euro per persona, vini esclusi.
Aperitivo :
Amuse – bouche , con Flute di Prosecco di Valdobbiadene
Antipasto:
Flan di patate gialle e sedano rapa , su fonduta di formaggio d’alpeggio
Primi :
Agnolotti al cacao , con broccoli e capesante
Risotto alla Vaniglia di Bourbon e Zenzero fresco
Secondo:
Coda di bue brasata al Cesanese , con puntarelle all’aceto di Provenza
Dessert:
Pannacotta al caramello salato , variegata ai futti rossi .
Piccole coccole finali , caffè….
Per la prenotazione consiglio di iscriversi nell'apposito topic sul forum del Gambero rosso
oppure telefonando al ristorante L'Etoile di Salvo e Sara.
Per chi ne vuole sapere di più sul ristorante c'è la recensione di Stefano e quella su Lo Spicchio d'Aglio di Stefano Buso.

11 febbraio 2008

L'acqua minerale di Achille Campanile

Purtroppo non ho trovato la versione dei fratelli Giuffrè, ma anche questa è spassosa.

""

Il pezzo è di Achille Campanile. Questo dialogo originariamente contenuto nell'atto unico "Sogno (ad occhi aperti) in una notte di mezza estate" è stato più volte rappresentato in teatro nella raccolta di pièces che va sotto il nome di "Manuale di Teatro".

06 febbraio 2008

Ristorante da Schöneck - BZ

Sono passati un po' di mesi ma la mia visita al ristorante da Schöneck (che si può trovare scritto anche come Schoeneck) è ancora stampata nella mia memoria. Vi consiglio di visitare il sito perché merita davvero.
Il ristorante prende il nome dal vicino Schloss-Schöneck cioè il castello di Schöneck che si trova poco sopra al ristorante. Lo chef è Karl Baumgartner ed era molto tempo che lo volevo provare consigliata da amici fidati. E non ci dimentichiamo che ha anche una stella Michelin!!!

Finalmente mi si è presentata l'occasione durante lo stage di pattinaggio a Corvara. E sono andata.
Appena si arriva ci si trova davanti all'ingresso con il nome dipinto sulla parete, non ci si può sbagliare, è lui!



05 febbraio 2008

Mi hanno ri-premiata



Dopo aver dato i miei premi ne ho ricevuti molti a mia volta.
Ecco chi mi ha premiata:

Jajo
Stefano
Melmo
Tulip
Dolcezza
GiorgiaM


Grazie a tutti e spero di non aver dimenticato nessuno


01 febbraio 2008

Le Rouge et le Noir




Il rosso e il nero è un romanzo di Stendhal, ma qui molto più semplicemente si parla di due tipi di sale che provengono dalle Hawaii.

Il sale rosso è di origine "vulcanica" come quello Nero, e prende il suo nome da un minerale naturale: l'argilla rossa. Durante il processo di evaporazione si mescola con il sale puro e lo arricchisce di ferro, conferendogli il suo caratteristico colore rosso.
Contiene una quantità di ferro fino a cinque volte superiore al sale comune, e viene indicato sopratutto per gli sportivi o in periodi di affaticamento.

Il sale nero è ottenuto dall'evaporazione dell'acqua marina purificata con pietra lavica nera purificata. I carboni attivi addizionati, conferiscono al salse il suo colore caratteristico nero oltre ad avere effetti disintossicanti. Il sapore è amaro, secco e netto nei profumi. Ottimo con salmoni, caviale, lombo ma anche semplicemente sulla pasta in bianco.

Io li ho usati per salare un filetto di orata al vapore