09 gennaio 2009

Ancora Glass Hostaria, Roma. Un anno dopo


La mia prima volta da Glass risale al 10 agosto del 2007 e mi ricordo un'esperienza molto piacevole legata alla sorpresa per il locale bello, moderno, originale e allo stesso tempo caldo e accogliente, ma anche per la cucina dello chef Cristina Bowerman perfetta tecnicamente, creativa e di sostanza ma anche molto curata nell'estetica.
Prima di Natale ci sono tornata. La serata prometteva molto bene fin dall'inizio. Ero con il mio grande amico Riccardo Raus che nella vita fa lo chef e sentire il parere di una persona competente è stato molto interessante.
Ho anche trovato un bel parcheggio (il parcheggiatore è gentilissimo), a quel punto mancava solo un'ottima cena per completare la serata. E l'ottima cena c'è stata.

Devo dire che trovo il ristorante sempre molto bello, mi piace molto l'accostamento di materiali caldi e freddi, legno, pietra, vetro e acciaio. A questo si aggiunge la grande professionalità e gentilezza di tutto il personale in sala e in cucina ed il quadro è completo.
In poco più di un anno ho potuto constatare un'ulteriore crescita nei piatti che ho mangiato. Me l'aspettavo dalle recensioni che avevo letto nel tempo, ma per fortuna non è scattato quel meccanismo perverso di aspettativa disattesa e conseguente delusione. Se devo essere sincera ho trovato molto più di quello che mi aspettavo.

Gli appetizer

Mini tartare ed il cestino del pane

Animella, mousse di cavolo bianco, crema di cipolle rosse e cacao, chips di patate viola

Coda alla vaccinara, coulis di sedano, crumble di cioccolata

Mezzelune con foie gras

Mezzelune ripiene di amatriciana

Prima che lo dica qualcuno (;-) conosco i miei polli!) preciso che ci sono 2 paste ripiene perché le abbiamo chieste noi per assaggiarle entrambe.

Piccione arrosto, spinaci, more glassate salsa al foie gras

“Erano spuntature” con glassatura speziata, cavoletti di Bruxelles, patate Anna

Il cheese cake alla zucca

Due mini creme caramel serviti come piccola pasticceria

I predessert

La piccola pasticceria

I due dessert:
- mousse di banana, cuore e salsa di frutti di bosco, burro di arachidi in polvere e biscotto di nocciola, cioccolatino con granita di rum
- zuppetta di caffè, croccante di mandorle, gelato al Baileys

Il vino



Il mio giudizio spassionato è di andarci.

Per altre informazioni su menu e prezzi c'è tutto sul sito http://www.glass-hostaria.com/ sempre aggiornato.


Glass Hostaria

vicolo del cinque, 58
Trastevere - Roma
06-58335903

9 commenti:

  1. Uno dei polli chiamati in causa vuole precisare, avendo un amico uccellino presente in sala, che le paste ripiene sono state prese tutte e due da entrambi !!!
    Hahahahahaha Scherzo Dany, altra bella rece: ora non mi resta che andarci :-D

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  2. Socia, urge un w.e. gastronomico nella capitale!!

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  3. Come sai ci sono tornato poco prima della tua ultima visita ed anche io ho notato una notevole crescita.
    Una piacevole sopresa (mi sembra che la prima volta non c'era) un menu dedicato al foie gras e all'astice...

    Consigliatissimo oltre per la cucina per l'ottimo rapporto qualità/prezzo.

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  4. grazie del post cosi la primma volta che vado a roma non posso non andarci

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  5. Che bellissimi piati, mi fano acquolina in boca!!!

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  6. carissima Daniela, ti lascio un bacio e la mia recentissima testimonianza glassista: ci sono tornata ieri sera, scelto coda, amatriciana e piccione, magistrali.
    Una serata perfetta da ogni punto di vista, con in più la piacevole sensazione di trovarsi come a casa di amici...ciao bella :-*

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  7. Questo ristorante è stato una delusione.
    Quando si chiedono 100 euro a persona per mangiare (cioè un sacco di soldi) la qualità del cibo è solo un aspetto da valutare. Se si vuole mangiare bene e basta, lo si può fare spendendo meno della metà anche a Trastevere. Da certi locali si pretende qualcosa di più, altrimenti non ha senso andarci. Altrimenti perchè non andare da Felice al Testaccio? Ottima qualità (tonnarelli cacio e pepe da applausi) e con 30 euro a persona te la cavi.
    Ma torniamo al racconto della serata che era di venerdì. Io e Cristina, mia moglie, arriviamo al locale nel cuore di Trastevere (vicolo del cinque, 58) e si deve ammettere che si presenta bene. Ci viene offerto l’aperitivo e si incomincia a consultare il menù. Il locale ci è stato consigliato diversi giorni prima e quindi avevamo consultato il sito e io avevo già scelto il menù da 60 euro che aveva diversi piatti che mi interessavano. Mia moglie invece opta per la scaloppina di foie gras di cui è ghiotta. In realtà sarebbe meglio dire opterebbe perché il cameriere a noi assegnato ci dice che ci sono delle difficoltà a gestire un menù degustazione e una portata (quale sarà questa terribile difficoltà? Ah saperlo…..). Breve consulto e insieme scegliamo di prendere un menù degustazione da 60 euro e uno da 75 (che comprende le scaloppine di foie gras). Ma il cameriere in maniera cortese ma ferma ci dice che due menù diversi per uno stesso tavolo non sono in grado di gestirli e quindi ci propone di prendere 2 menù da 60 euro inserendo le scaloppine. Questo punto va ricordato perché dopo sarà importante.
    Dopo questa faticosa trattativa cominciamo a mangiare. Almeno questo quello che volevamo fare in tempi ragionevoli (Arriviamo al ristorante alle 21.30 e non riusciamo a ordinare prima delle 22). I tempi di attesa tra una portata e l’altra sono insopportabili e poco consoni per un locale così presuntuoso.
    Come ho già detto non si discute la qualità delle pietanze sempre ottima ma da certi locali si deve pretendere molto di più e soprattutto un servizio puntuale e preciso. Soprattutto se si pretende la prenotazione con conferma nel pomeriggio dello stesso giorno della cena, trovo inaccettabile tre ore di tempo per consumare la cena. E trovo inaccettabile che non si possa avere ciò che si desidera dal menù proposto dallo stesso ristorante. Infine è giusto pretendere anche chiarezza in ciò che si propone: al momento del conto arriva la sorpresa e cioè che le scaloppine di foie gras sono state aggiunte al menù degustazione per un totale di 56 euro che insieme ai vini acqua caffè porta il conto a 217 euro scontato a 190 per scusarsi del servizio. Che generosità! Sarebbe giusto mettersi a discutere e mandarli al diavolo e fare una piazzata. È passata mezzanotte da diversi minuti. La giornata è stata pesante, siamo stanchi e non ho voglia di farlo. Pago e mi riprometto che scriverò una recensione abbastanza cattiva che posterò ovunque sia possibile farlo. La vendetta è un piatto che va servito freddo. C’è tempo per queste cose come il tempo che è passato tra una portata e un’altra di quella cena purtroppo indimenticabile.
    State alla larga da questo posto, per quella cifra ci sono ristoranti che ti coccolano dall’antipasto al dolce.

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  8. Caro Juanito, dimmi se ho capito bene. Tu ti aspettavi ch e il foie in aggiunta o in sostituzione (non so) che in carta costa molto di più ti venisse offerto? Non so tu che lavoro faccia ma di solito un cambio con aggravio di costo si paga.
    Sulle altre cose non so e non si capisce bene dalla tua descrizione. Io so che in menu c'è scritto che i menu devono essere uguali per tutto il tavolo, capisco che tu non sia d'accordo, è il tuo punto di vista più che lecito, ma la regola è dichiarata prima o piace e si accetta o si cambia ristorante.
    Non dici niente invece sulla qualità della cena, sarei curiosa di saperne di più.

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  9. Gentile Sig. Juanito,
    sono una cliente pienamente coccolata di Glass Hostaria. Leggendo la Sua critica mi viene da pensare che il Suo disagio e la Sua insoddisfazione per la serata risiedano nella parola “pretendere”. Sono macchiette, quelli che dicono “Io pago, pretendo”. E pretendere acceca: sul sito c’è scritto chiaramente che i menù degustazione sono per tutti i commensali, chiunque abbia qualche rudimento di cucina ne intuisce la ragione. E poi: davvero Lei si indigna per essersi visto addebitare in conto il foie gras? Perché avrebbero dovuto farLe omaggio di una variazione da Lei richiesta? Per quanto riguarda i tempi è relativo: per me da Glass il bello è che si ha tutto il tempo, ci si rilassa, non ci si ingozza, è una Spa per la pancia e per i sensi. Se si ha fretta, perché andare proprio lì? Ma non si crucci: i 27 euro di sconto ricevuti sono giusti giusti per consolarsi con una lesta, veloce, rapidissima cena da Felice al Testaccio.

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