12 aprile 2014

Pane veloce ed erbe buone di campo


Come avevo  già raccontato qui ho seguito un  piccolo corso di riconoscimento e l’utilizzo delle erbe alimentari, organizzato dall'Associazione Nuova Micologia, che si è concluso  con una piccola  escursione sul terreno alla ricerca  di erbe  spontanee da  utilizzare  in cucina.
Siamo partiti  la mattina  direzione Corcolle, dove all'interno di  un'azienda agricola avevamo  il permesso  di esplorare i campi incolti alla ricerca di specie  selvatiche adatte  all'alimentazione umana.
Dopo una mattinata di raccolta ci siamo  ritrovati all'interno di un locale  dove ci  sono state  illustrate  le  nostre  piante.
Nel pomeriggio, non contenta della giornata già molto produttiva sono stata a un corso di base sulla panificazione tenuto da  Sandro Tomei presso Incontri inCucina.
Faccio il pane da  molti anni  ormai, ma c'è sempre da imparare e qualche lacuna da colmare.
Fatto sta che a  fine lezione ci siamo portati a casa ognuno il suo impasto, che io ho cotto la mattina  seguente e mangiato con le erbette  raccolte, mondate e cucinate stufate  in padella.

Il mio piccolo raccolto comprendeva cicoria, borraggine, pimpinella e germogli di pungitopo e  tante altre erbette  che in altri  tempi non avrei raccolto come carote selvatiche, piattelli, silene ecc. un po' perché  non  li conoscevo e un po' perchè  non ero sicurissima di riconoscerle.

Mi è stato molto di aiuto un libro, Sapori di Flora, edito dal Ministero  dell'Ambiente, in versione tascabile e  quindi facilmente consultabile in campagna.

Devo dire  che  l'esempio di Elisa Kitty' Kitchen è  stato  fondamentale per  mettere subito in pratica gli insegnamenti, infatti ha  già  pubblicato  molte ricette con erbe spontanee raccolte o prese  nei  mercati contadini di Roma e  dei  dintorni.
Il bottino crudo, di tutto il  gruppo
il mio raccolto una volta   pulito e  lavato, a  sinistra in primo piano le carotine  selvatiche

















 e la stessa verdura  cotta

E  veniamo ora al  pane "senza  impasto" e  senza ricetta (No-Knead Bread).
La sera prima ho  impastato una ciotola  di farina forte  con una ciotola di farina 00, ho aggiunto una  punta di cucchiaino di  lievito di birra  secco, un cucchiaino di sale  fino e  tanta   acqua  fino ad  ottenere un  impasto morbido.
A questo punto ho messo tutto  a riposare in  un  ambiente fresco  fino al mattino successivo.
La mattina dopo ho  rovesciato l'impasto  su  un piano  spolverato con semola rimacinata e ho fatto tre serie  di pieghe.
Ho dato  la forma al pane  e l'ho  messo a  lievitare.
Dopo circa  2  ore ho infornato in forno  a 180°C alzando il fuoco al massimo per  i primi  10  minuti  in  modo che il calore  crescente aiutasse  il pane  a  continuare la lievitazione. Ho cotto quasi  un'ora e sfornato.
Il risultato è  questo.
 
Ho  condito la verdura  con ottimo olio extravergine, monocultivar di  Grossa di Cassano che  profuma  di pomodoro e  di carciofo  con  una  leggera  nota  amara e che  ben si accompagnano secondo me con le verdure di campo leggermente  amarognole.
Sopra ho  spolverato con semi di sesamo  leggermente tostati e  peperoncino  in polvere.

Una scoperta dell'ultima ora, su Agrodolce  si parla dello stesso tipo di panificazione.

2 commenti:

  1. Splendido post, come sempre. Adoro le erbe di campo e le colgo sin da quando ero piccola, mi aveva insegnato questa arte una vecchina curva e senza denti che andava sempre nei campi a tornava con il prezioso raccolto. Penso che quella fetta di pane fatto in casa con le erbe sia stato estremamente saporito. Complimenti. Un grande saluto coach
    M.G.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, sempre molto gentile.
      Mi piace andare nei ristoranti di altissimo livello e a casa mi piace mangiar e le cose semplici e genuine.

      Elimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.