18 agosto 2014

Gelato di yogurt con banana e croccantino di sesamo, senza gelatiera (frozen yogurt)



Quando mi prende  fitta non mi smuove nessuno. Quest'anno è così per i gelati. Avevo questa mania anni fa poi avevo smesso e quest'anno ho ricominciato a sperimentare.
E visto che il caldo è  tornato mi sembra un buon momento.
Premetto che non  ho la gelatiera e che non ho ancora ben deciso quale voglio prendere, se con o  senza motore refrigerante (il che significa molti euro di differenza all'acquisto e come consumi) quindi per ora  vado con il metodo antico.
Ne parla anche Ada Boni sul Talismano della  felicità (Roma, Colombo Duemila, 1999. ISBN 88-86359-33-0) e su questo metodo è basato anche il funzionamento delle gelatiere  senza compressore. Una ciotola  ben fredda e una spatola che gira.

Per  il gusto mi sono ispirata ad un abbinamento che  mangio (quando c'è) in una delle mie gelaterie preferite di Roma, la Fata  Morgana.
Non avendo la  ricetta originale  invento.

per il gelato alla banana:
1 banana media
250 g yogurt  al 3% di grassi
2 cucchiai  rasi di  zucchero
mezza  bacca di vaniglia o estratto di vaniglia
croccantino di sesamo sbriciolato (da  aggiungere alla fine)

per  il croccante di sesamo:
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 cucchiaio di zucchero semolato
acqua qb

Ho frullato banana e yogurt con la vaniglia. Ho sciolto lo zucchero in pochissima  acqua calda (lo deve giusto bagnare) e ho portato tutto all'ebollizione. Ho aggiunto a filo lo sciroppo caldo continuando a  frullare fino a quando non si è intiepidito tutto. Chi ha la gelatiera può procedere come  su solito da questo punto in poi. Senza gelatiera ho proceduto  diversamente. Nel frattempo avevo messo almeno mezz'ora prima una ciotola di acciaio in congelatore. Ho messo dentro il composto e frullato pochi secondi. Altra mezz'ora in congelatore. A questo punto a intervalli di 30  minuti estrarre la ciotola dal congelatore e girare pochi secondi con una frusta a mano. Ripetere alcune volte finché il composto non inizia  a"tirare", ridurre allora  l'intervallo di riposo in freezer a 15 minuti. A mano a mano che  il  gelato di indurisce ridurre  ancora i tempi fino a quando non sarà  più possibile  girare il gelato con la frusta. Usare allora una spatola di acciaio. Quando il gelato sarà cremoso aggiungere il croccantino e  lasciarlo riposare qualche ora in congelatore prima di consumarlo. 

Per il croccantino. Metter in un pentolino zucchero e  acqua e scaldare senza mescolare  mai  fino a  quando lo zucchero assume  un colore caramello chiaro. Aggiungere i semi di sesamo precedentemente tostati a  secco  in un pentolino (pochi minuti, attenzione  perché bruciano  facilmente) e  girare bene  per  amalgamare  caramello e  sesamo. Stendere il composto tra   due  fogli  di carta  forno  e  assottigliare  con un mattarello. Meglio far e questa operazione su  un piano di marmo  o di acciaio  perchè lo zucchero intorno ai 200°C  potrebbe  rovinare  altre superfici  delicate.Quando si raffredda  battere con un batticarne per  ridurre il croccante in piccoli pezzi. Solo allora  aprire i  due  fogli di carta  forno.


Anche questo gelato è servito in una mia ciotolina  fatta con ceramica ad alta temperatura. Lo smalto è un nero  lucido con gocce  di Nuka che gli dà un effetto dorato all'interno.

4 commenti:

  1. Mi piace molto il gelato alla banana. L'ho fatto ieri, con la gelatiera però, dopo aver tenuto il preparato a riposo in frigorifero per tutta la notte: molto buono! Ha conservato un colore chiaro nè la banana si è annerita!. Ottimo anche il croccantino che mi è venuto come in foto. Tuttavia quando l'ho colato dal pentolino sulla carta forno, non avendo compiuto questa operazione con velocità, una parte, raffreddandosi subito, è rimasta attaccata alla parete e al fondo.
    Condivido l'iniziativa di ridurre il più possibile l'uso della panna. Personalmente non riusciendo a sopravvivere senza gelati, mi sto impegnando per farli in casa, tentando di sostituire la panna con yogurt o ricotta. Però ogni tanto non guasta la panna, magari quella fresca prodotta dal caseificio di fiducia del proprio paese

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    1. Annarita grazie del commento, la panna nei dolci ci va eccome, il titolo senza panna si riferisce all'uso sconsiderato che s e ne faceva negli anni '80/90.

      Anche io spesso la sostituisco con ricotta o altro secondo i casi. ;-)

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  2. Ho bisogno di un consiglio: dove posso conservare i pezzetti di croccantino in modo che rimanga croccante? Se li lascio nella carta forno il caramello tende a diventare appiccicoso.

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  3. @Annarita il caramello teme caldo e umido, ti consiglio di avvolgerlo nella stagnola e riporlo in una scatola di latta o in un vaso con coperchio solo quando sarà freddo.Poi mettere il contenitore in un luogo fresco e asciutto! Con il caldo lo zucchero caramellato tende a sciogliersi e l'umidità peggiora il tutto.

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