25 settembre 2017

Sgombro sottolio. La ricetta del Lunedì.




E dopo ben tre anni ho provato a fare lo sgombro sott'olio con la ricetta del tonno di Luciana Bonavita. Era ora, dico io.
Niente di più facile, certo nemmeno troppo breve come procedimento, ma  fattibile.
Sabato sono andata in pescheria, volevo mangiare uno sgombro che adoro. Ne erano rimasti solo tre. Il pescivendolo mi ha detto "se li prenda tutti". Per me erano troppi ma vedendoli così freschi mi sono fatta  convincere. E ho fatto bene. Uno l'ho mangiato e due  li ho  messi sottolio.
 Me li ha puliti, diciamo solo eviscerati perché hanno la pelle praticamente senza  squame.

Ho ripescato la ricetta che mi aveva dato la mia amica Luciana nell'agosto 2014 e ho iniziato l'impresa. Ed ecco subito la prima variante. Invece di  lessarli li ho cotti al forno con solo sale e prezzemolo nella pancia.
Diliscarli e fare tanti tranci. Asciugarli bene, poi dividerli in pezzi , la misura dipende da quella dei barattoli che li ospiteranno. Mettere a strati nei vasi di vetro aggiungendo olio extravergine di oliva quanto ne richiede.
Chiudere bene i barattoli, sterilizzarli sistemandoli in una pentola con stracci sotto e intorno e contare almeno 20 minuti dal bollore, spegnere e lasciare raffreddare nella pentola stessa.
Conservare al fresco e al buio. Siccome ne ho fatti pochi barattoli li ho messi  in frigo e li mangerò in una settimana.

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