11 febbraio 2019

Zuppa di fagioli cannellini con cuori rosa per San Valentino. La ricetta del lunedì.

San Valentino, è conosciuto da tutti come il protettore degli innamorati, ma prima di tutto è il santo patrono di Terni, città che ha il privilegio di condividere con il mondo questo privilegio.
Il santo, detto anche san Valentino da Terni o san Valentino da Interamna (antico nome di Terni dove  il santo morì il 14  febbraio del 273 d.c.), è stato un vescovo e martire cristiano.

Interamna (o Interamnia) è un antico toponimo attestato presso vari popoli osco-umbri e trasmesso attraverso la lingua latina, dal significato "tra i [due] fiumi" (inter-amnis). Unito a un aggettivo, poteva riferirsi a diverse città italiche tra cui:
Interamna Nahars o semplicemente Interamna: l'odierna Terni.
È molto probabile che la festa degli innamorati affondi le radici nel IV secolo, per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, antichi riti dedicati al dio della fertilità Luperco che si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati chiaramente in contrasto con la morale cristiana. 
Per "battezzare" la festa dell'amore, il Papa Gelasio I nel 496 d.C. decise di spostarla al giorno precedente - dedicato a San Valentino - facendolo diventare in questo modo il protettore degli innamorati.
E' ormai usanza in questo giorno che gli innamorati si scambino biglietti d'amore e regali, spesso durante una cena raffinata in un ristornate di alto livello.
Ma chi trascorre questa giornata in casa magari in compagnia di bambini e non si vuole privare del clima festivo può optare per  una cena  che  richiami in qualche modo la ricorrenza e l'amore che li lega.
E' così che mi  è  venuto in mente  questo piatto, tutto  sommato semplice ma allegro e che a mio avviso trasmette  "calore" a  ogni cucchiaiata.


Pasta e fagioli cannellini di San Valentino.
per 4  persone

fagioli cannellini 200g
pasta fresca acqua e farina 150 g
carota
aglio
sedano
olio extravergine d'oliva
prezzemolo

per la pasta:
semola di grano duro 100 g
acqua calda salata 50 g
una barbabietola (rapa rossa)


Il giorno precedente metter in ammollo i fagioli cannellini per almeno una notte. Il giorno seguente  cuocerli in abbondante acqua. Non salare o la cottura si  prolungherà molto.
Fare un soffritto con carota, aglio e sedano tritati fini. Se non si ama il sapore dell'aglio aggiungerlo  intero ed eliminare lo spicchio prima di aggiungere i fagioli cotti. Far insaporire le verdure e aggiungere i fagioli, salare e continuare la cottura fino a quando alcuni fagioli inizieranno a rompersi. A questo punto prenderne un terzo e  passarli al  passaverdura. A volte li schiaccio con  una forchetta perché mi piace trovare i pezzi.
Lessare a parte la pasta in acqua salata abbondante. Cuocere 4  minuti, scolare  e aggiungere ai fagioli.
Servire in ciotole e decorare a piacere con  foglie di prezzemolo.


Per la pasta:
Cuocere la rapa rossa dopo averla ben lavata e pulita. Frullarla ancora calda dopo averla spellata e  salare. Mettere la semola in una ciotola, aggiungere la purea di rape rosse calda e impastare. Se necessario aggiungere acqua calda in proporzioni variabili anche secondo la tonalità che si vuole  raggiungere. Impastare, lavorare a lungo fino a quando è  liscia. Avvolgere in  pellicola e far riposare  almeno 30/60 minuti.


Stendere la pasta e tagliare con formine  a forma  di cuore  delle dimensioni preferite. Io ho usato uno stampino piccolo proporzionato ai fagioli che sono piccoli. Rimpastare i ritagli, stenderli e copparli.


Mettere ad asciugare su un piatto. La semola lavorata con acqua calda non ha bisogno di essere spolverata di farina perché non attacca.
E' consigliabile  fare la  pastina  all'ultimo momento perché non asciughi troppo.

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