05 ottobre 2020

Pleurotus grigliati alla sarda. La ricetta del lunedì.


Con l'autunno tornano i funghi, che mi piacciono tanto ma che non mangio tanto quanto vorrei. Semplicemente perché a volte mi dimentico. I miei preferiti sono 
In Sardegna cresce un  fungo, il Pleurotus eryngii var. ferulae , che  si trova anche nell'alto Lazio, dove viene chiamato cardoncello. Oltre alle cotture  classiche, trifolato o messo  sottolio sull'isola si cucina spesso come fosse carne. E' per questo motivo che  viene anche  detto "cardolina 'e  petta (o petza)" cioè fungo /cardoncello) di carne o come  nome  locale  è conosciuto anche come   "antunna".
La preparazione più diffusa è farli grigliati dopo una leggera marinatura con olio, aglio e prezzemolo, oppure  impanato e  fritto, come la classica cotoletta.
E' parente del Pleurotus ostreatus, conosciuto come Gelone - Orecchione - Ostricone - Pleuroto, comune in tutti i mercati e che viene coltivato in tutta  Italia. 
Si può coltivare anche in casa, anni fa l'ho fatto. In commercio si trovano cassette con un substrato inoculato don le  ife  del  fungo e se si possiede una cantina o un solaio si può iniziare  una produzione  casalinga molto  soddisfacente.
La ricetta che segue è fatta  a occhio, le dosi non sono vincolanti.


Pleurotus marinati e grigliati alla sarda
(dosi indicative per 4  persone)

Funghi pleurotus 500 g
un mazzetto di prezzemolo
aglio
olio extravergine
sale

Pulire i funghi e lasciarli interi o a pezzi grossi secondo i gusti. Preparare una marinatura con olio, prezzemolo tritato (prima lavato e asciugato molto bene) e sale e immergere i funghi. Lasciarli insaporire almeno un'ora.
Scaldare una griglia e cuocere i funghi girandoli più volte. Sono abbastanza coriacei e saranno  necessari sui 15-20 minuti  a fungo. Una cottura prolungata li rende teneri e una leggera doratura li fa più gustosi.
Serviti  senza crostino sono gluten free e senza lattosio. Adatti a una dieta vegetariana e vegana.



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