19 settembre 2022

Fichi e guanciale.


E per chiudere in bellezza le vacanze  sarde ecco una  ricetta-non-ricetta con ingredienti isolani. Si può fare con quelli che preferite, sarà buona lo stesso. Questi sono ormai gli ultimi fichi dell'anno. Questi usati da me sono sardi, una varietà che non ho mai visto sul continente se non dall'albero che mio padre ha portato dalla Sardegna. Verdi fuori e rosso sangue  dentro hanno un sapore particolare, buonissimo.

La ricetta di oggi è perfetta per un antipasto veloce o un aperitivo rinforzato. Si possono provare altri frutti. C'è chi fa questo piatto usando prugne secche, fichi secchi, albicocche  secche. In questo caso per ammorbidire il tutto si possono tagliare i frutti a metà e farcirli con un formaggio morbido, da una  robiola a un caprino o gorgonzola. Con la frutta  fresca e per una proposta senza lattosio bastano due ingredienti. La cosa fondamentale è che la frutta sia ben soda. Questi fichi sono anche naturalmente  privi di glutine per gli intolleranti.

Fichi e guanciale

(per 4 persone)

8 fichi sardi medi ben sodi

8 fette di guanciale del Gennargentu

Non serve altro. Ci sono due alternative, sbucciare o non sbucciare i fichi. Io li ho spellati, ma con la  buccia si conserva meglio la polpa fresca anche dopo la cottura e si evita che si spappolino i più maturi come è successo a me. Ovviamente vanno ben lavati e puliti da eventuali difetti. Avvolgere i fichi nelle fette di guanciale. Scaldare una teglia da forno e posizionare i fichi. Cuocere a 190°C a forno ventilato per 10' circa. Il guanciale deve essere croccante e i fichi non devono cuocere. Chi ha la friggitrice  ad  aria, ormai molto di moda (io non ce l'ho), può usare quella, in questo caso fatemi sapere i risultati.
Secondo me non c'è bisogno di salarli, basta la  sapidità del  guanciale, ma suggerisco di fare a  gusto proprio.
In alternativa scaldare una padella e rosolare a fiamma molto alta i fagottini.
Servire caldi, non bollenti.


Consigli: non fate come me che mentre li preparavo ne ho mangiati un bel po' crudi.

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