17 ottobre 2023

La cucina del Kansai da Hiromi La Maison, Roma.

Inizia così, con questa immagine, la storia di Hiromi Cake e di Hiromi La Maison. Ma procediamo con ordine.
"I bambini in Giappone vanno a scuola da soli a piedi fin dalla prima elementare, ma non sono mai veramente soli perchè mille occhi li osservano e li proteggono nel cammino. Hiromi era una di queste persone, una signora anziana che aveva sempre un dolcetto da regalare alla bambina che seguiva in silenzio ne suo tragitto verso scuola e al ritorno a casa."

Di recente sono stata invitata a cena nella "casa di Hiromi", Hiromi - La Maison, a Roma, dove ero già stata appena aperto con la voglia di scoprire la cucina del maestro Aiuchi Takehiko,  

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Lo chef Aiuchi Takehiko (foto pagina Facebook di Hiromi Maison)

di cui mi avevano parlato molto alcuni amici fidati, e di approfondire la cucina giapponese, che qui viene offerta dalla colazione al dopo cena tra degustazioni di sakè, mixology, bistrot e pasticceria.

Lo staff

La prima esperienza del gruppo di "Hiromi" inizia nell’ottobre 2018 con Hiromi Cake la prima pasticceria giapponese che apre a Roma. Dopo 5 anni e altre aperture tra Roma e Milano, nasce questo nuovo progetto: “Hiromi - La Maison”, una full immersion nella cultura giapponese e in tutte le sue affascinanti sfumature orientali. 

Il ristorante si trova in Via Reggio Emilia, 24 - vicinissima a Porta Pia. Qui la cultura asiatica animerà le giornate fin dal mattino con corsi di lingua e calligrafia giapponese, lezioni di pasticceria tradizionale con focus sui prodotti tipici e, in generale, tutto ciò che riguarda la cultura del popolo del Sol Levante.

L'attenzione è soprattutto sulla cucina con pranzi e cene in cui primeggiano le ricette tradizionali del Kansai e un ottimo sushi del maestro Aiuchi Takehiko, di cui avevo tanto sentito parlare in passato.

(foto chef)

Da Hiromi La Maison troviamo una ricca selezione di dolci e tè giapponesi da bere secondo gli usi locali previsti per la cerimonia del tè (che qui si può fare, naturalmente senza scarpe e inginocchiati sul tatami fatto arrivare appositamente dal Giappone, indossando un vero kimono. Durante la stagione estive si indosserà uno Yukata, come abbiamo fatto noi. A differenza del kimono, è fatto generalmente di cotone, invece che di seta, e non ha una fodera. Tradizionalmente lo yukata era di colore indaco, ma oggigiorno è disponibile in una vasta varietà di colori, fantasie e stili.). 


Per l'aperitivo si può fare un'immersione nel mondo del sakè e della mixology asiatica, in abbinamento a prelibatezze gastronomiche tipiche. Hiromi - La Maison ha infatti  la più grande esposizione di Sakè in Italia (fino a 160 sakè in esposizione) che si possono comprare e portar via o consumare sul posto scegliendo tra 25 sakè in mescita e, raccontati dal sommelier del sakè presente in sala - Maurizio Converso - e grazie alla collaborazione della Sakè Sommelier Association e Sake Company. I cocktail sono realizzati dai Bartender Simone Francia e Maurizio Converso, hanno tutti un'impronta giapponese con whisky, gin o rum giapponesi e altri ingredienti tipici a base di miso, shōchu o wasabi.

Lo staff è guidato dalla Direttrice Fiammetta Oliverio con esperienze precedenti in importanti locali di Milano e della capitale e che porta da Hiromi - La Maison le sue competenze da perfetta padrona di casa.

Nel dehors esterno c’è un suggestivo Giardino Zen realizzato dall’artista Akiyama Nobushige: artista dell’Istituto culturale giapponese di Roma che ha portato il fascino dei giardini nipponici nella capitale. Il giardino è una vera e propria installazione artistica ispirata ai giardini Zen giapponesi. Due opere uniche del maestro contraddistinguono l'opera. Lo Tsukubai, una piccola vasca in pietra in cui scorre, con un moto perpetuo, l'acqua, usata tradizionalmente per la purificazione. 

Il movimento genera un suono attutito sul bambù, come a scandire il tempo che passa inesorabile.  

La seconda opera, incisa su pietra, è una poesia breve, un "haiku" (incontro):  一 期 一 会, letteralmente si può tradurre come “una volta, un incontro”, è un'espressione Giapponese che descrive un concetto culturale spesso legato alla cerimonia del tè. La frase è spesso tradotta come “solo in questo momento”, “mai più” o “l’opportunità di tutta la vita”.
Ichi-go ichi-e è legato al Buddismo Zen e al concetto di transitorietà.

Uno spazio dunque dove si dovrebbe porre tutto il corpo e tutto lo spirito in un incontro unico, indipendentemente dal luogo in cui avviene.

Dal locale  attraverso una vetrata è possibile affacciarsi sul laboratorio di pasticceria dove vengono preparati i dolci di Hiromi Cake. La fama di queste creazioni ha raggiunto oltre 250 ristoranti che servono i dolci di Hiromi. Queste preparazioni sono state  anche al centro di importanti catering e progetti speciali, come la monoporzione dedicata al compleanno di Sonic (il famoso riccio blu dei videogiochi). Inoltre Hiromi ha realizzato un laboratorio esclusivo dove si possono produrre fino a 100.000 dolci al mese.
I dolci sono firmati dalla Pastry Chef giapponese Mitsuko Takei e dallo staff capitanato da Diana Calcagni.

La nostra cena è iniziata nel giardino zen con un benvenuto accompagnato da cocktail a base di sake e altri ingredienti in puro stile giapponese, per poi proseguire nella sala principale. 




Quelle che seguono sono solo una piccola parte dei piatti che ho assaggiato nelle mie due visite. Forse  qualcuna sarà un po' sfuocata ma spero rendano l'idea della piacevolezza della serata

Aperitivo nel giardino Zen

Tofu in brodo dashi
 
Il tofu in brodo dashi, preparato ogni giorno dallo chef, sorprenderà anche i  più scettici verso il tofu (io no perchè lo addoro da quando ho  imparato che il  segreto è il  giusto condimento).
 

Tartare di pesce e frutta. Salmone. Sashimi di tonno con avocado. Sono solo alcuni dei piatti assaggiati.
Non sono mancati poi piatti di maiale e manzo.
 

 E ottimi nigiri da mangiare con le mani intingendo il lato del pesce nella salsa di soia.
 

Primi piatti a base di udon o soba con verdure.


E per finire si chiude in bellezza con un ottimo dolce
 

accompagnato da un cocktail giapponese.

All'ingresso e su ogni tavolo ci accoglie e ci fa compagnia una Kokeshi diversa

Haru 春, Primavera.
E la nostra compagna di tutta la serata

Hohoemi 微笑み, Sorriso.

Queste bambole di legno dipinte a mano, originarie di Sendai, sono considerate un vero amuleto scaccia spiriti maligni.
 
Quando arriverà il tempo freddo tornerò sicuramente a provare i ramen del Kansai, più leggeri e delicati di quelli che conosco.


Hiromi La Maison

Via di Reggio Emilia, 24 – Roma

Aperto tutti i giorni dalle ore 12:00 alle 2:00

info@hiromimaison.it

+39 06 88936 084

1 commento:

  1. Hiromi La Maison's take on Kansai cuisine in Rome is a culinary masterpiece. Their artful fusion of traditional Japanese flavors and Italian finesse is a true gastronomic delight. The delicate balance of textures and tastes in each dish is a testament to their culinary expertise. From perfectly rolled sushi to delectable ramen, Hiromi La Maison's Kansai cuisine is an exquisite journey for the palate, bringing the heart of Japan to the heart of Italy.

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