07 ottobre 2019

Nuovo look e nuova proposta gastronomica per il bar Antonini di Roma.


Lo storico Bar Pasticceria Antonini di via Sabotino del quartiere Prati ha riaperto i battenti l'8 settembre dopo 22 giorni di ristrutturazione. Un vero e proprio restyling che prevede una attualizzazione del concept Antonini: più razionalità nel layout del locale, valorizzando la grande qualità di sempre dell’offerta Antonini.
Modernizzazione, ma nel rispetto della tradizione di questa grande insegna capitolina.
Ancora oggi il bar pasticceria è gestito dalla quarta generazione della famiglia Antonini ed è uno dei pochi marchi storici romani completamente a conduzione familiare.
Antonini ha saputo mantenere, nel tempo, il concept di una volta dove il bar non è un semplice luogo dove consumare e scappare via, ma piuttosto un punto di incontro di residenti e passanti.




Inserito in un palazzo dallo stile Umbertino e progettato dall’architetto Innocenzo Sabbatini, questo bar è stato fondato nel 1927 da Giuseppe Antonini con la moglie Giuliva. Nacque come latteria di quartiere dove si vendevano latte, burro, caramelle, “pasterelle” e gelato per la sua passione per le cose buone e genuine. Giuseppe è ricordato proprio per la bontà dei suoi maritozzi alla panna e per la granita di caffè con panna, oltre che per il carattere solare e piacevole, con cui accoglieva i clienti.
Nel primo dopoguerra, esattamente nel 1948, subentra il figlio Giorgio dopo aver fatto il militare e aver lavorato come pasticcere in una struttura americana nei pressi del Foro Italico che si prendeva cura dei soldati feriti in guerra. Qui preparava torte e dolci.
I cornetti e i maritozzi con panna e gelato allo zabaione, diventano famosi in tutta Roma. Insieme alla moglie Bianca dà nuovo impulso all'attività facendola diventare l’Antonini che conosciamo oggi, una meta immancabile per tutti gli appassionati romani e non solo, un vero e proprio punto di riferimento dell’arte pasticciera della Capitale.
Ad affiancarlo il pasticcere Mario Prosperi, un’artista dell’arte bianca dal gusto eccezionale e dal palato raffinato, un vero riferimento per la storia Antonini sin dal giorno del suo ingresso nel 1927. Due i suoi pezzi forti per l’epoca: la cannonata, tipico dolce con cioccolato e zabaione, e la tartina salata, la stessa di oggi, farcita con pesce, come le ostriche con la maionese, o con le lumache che Giorgio cucinava con il pomodorino e servite con il guscio.

La cannonata
Giungiamo così agli anni tra i 60’ e i 70’ in cui ad aiutare i genitori arrivano le figlie Paola e Luciana che danno a loro volta un nuovo impulso. Nel 1982 sarà poi il marito della signora Paola, Paolo, a voler ampliare ulteriormente il locale: famosi i dolci della domenica, le paste, i cornetti e i maritozzi. In particolare i dolci al burro erano uno dei cavalli di battaglia del bar Antonini, si trattava di una specie di Sacher con crema al burro aromatizzata al caffè e cioccolata tipica di quei tempi.


Frequentato dalla Roma bene come liberi professionisti, avvocati e commercialisti, la posizione del Bar Antonini, poco distante dal “Teatro Delle Vittorie” e dalla sede RAI, permette di accogliere personalità dello spettacolo e della televisione quali Gino Bramieri, le gemelle Kessler, Mina, Marcello Mastroianni e Lucio Dalla, a cui le sorelle Antonini offrivano il cappuccino per pranzare date le condizione di povertà in cui il cantautore si trovava all’epoca, ma anche Renato Zero e Nanni Moretti che qui ha girato alcune scene del film “Sogni d’oro” dove parla della Cannonata e della Sacher firmata Antonini personalizzata con marmellata di mirtilli.

Maurizio Antonini e la madre Paola

Oggi il locale è gestito da Maurizio Antonini con il supporto della madre Paola.

Il Bar Antonini è aperto dalla mattina alla sera, dalle colazioni, con cornetti di diverso tipo, al pranzo fino all’aperitivo servito con le celebri tartine e salatini di altissima qualità come rustici, mini supplì e cornettini salati.


LE NOVITA’

Tante le novità gastronomiche pur mantenendo la tradizione e la storicità delle ricette originali. Ci sarà la famosa tartina realizzata con un nuovo pane ancora più leggero e arieggiato; 


la pizzetta rossa romana mono porzione fatta con la sfoglia e la pasta del pane “perché più friabile e che dona sensazioni diverse in un morso soltanto" spiega Maurizio Antonini


Saranno riportate in vita alcune torte storiche quali la famosa torta di burro degli anni 60; che affiancheranno la Cannonata con lo storico zabaione Antonini; la Boscaiola, una pasta frolla con uno strato di crema sopra, la marmellata di fragola all'interno, guarnita con more, fragoline di bosco e un giro di panna montata; la Tahiti simile alla Boscaiola ma ricoperta di more e kiwi e infine la Sacher Antonini con la marmellata di mirtilli.

La Cannonata
Durante le festività verranno confezionati i panettoni e le colombe artigianali con il lievito madre, burro fresco e i canditi fatti in laboratorio.
Ogni giorno verrà sfornato pane fresco di grano duro siciliano, tumminia, solina, saragolla e grano tenero piemontese.
Nei piani c’è anche la realizzazione e la commercializzazione di una linea di prodotti a brand Antonini.


I GELATI ANTONINI

Antonini da sempre è stato riconosciuto, oltre che per i suoi dolci, anche per il gelato, proposto tutto l’anno. Tra le tante innovazioni c’è l’introduzione della macchina mantecatrice “Principessa” per avere il gelato artigianale appena fatto. 


È una macchina che permette di mantecarlo al momento con un’altissima qualità valorizzandone le migliori caratteristiche, mantenendo i profumi degli ingredienti, dimezzando i consumi energetici e permettendo il 100% di risparmio idrico. Il movimento, variabile e controllabile, riproduce il lavoro delle sapienti braccia dell’artigiano.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione del gelato sposata appieno da Antonini, da sempre attento ad offrire le eccellenze ai suoi clienti.

Dario Rossi della gelateria Greed di Frascati
Papà Giorgio era un maestro anche nel servire il gelato: lo lavorava, spalettandolo e riammorbidendolo, esaltando sapore, consistenza e bellezza.
Ad esempio il gusto zabaione, un must di questa storica insegna, manterrà ancora di più la perfetta consistenza del semifreddo e la ricetta originale fatta con uova fresche e marsala Mineo (siciliano) o Florio e il torroncino avrà all’interno il pan di Spagna sbriciolato.
Per i gusti alla frutta si continuerà a usare solo frutta di stagione molto matura.
Per la  riapertura la gelateria si è avvalsa  della consulenza di Dario Rossi della gelateria Greed di Frascati.

Orario continuato dalla colazione all'aperitivo/cena. 


Una  novità è la  nuova proposta di cocktail.


Nella serata dedicata alla stampa sono stati presentati alcuni piatti che saranno in carta. 
Una fettuccina fatta in casa con pinoli e uova di salmone 


e un insolito, quanto buono, abbinamento tra lingua e gamberi,



Via Sabotino 19/29
Roma
tel 06 372 4354


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