I Campotti sono il nuovo formato di pasta che il Pastificio dei Campi ha chiesto ai food blogger di testare. Li ho provati anche io con 4 ricette diverse ma simili, la forma mi incuriosiva e mi ispirava.
Io preferisco il nome paccherotto e l'ho suggerito a Mafaldina dei Campi, vedremocosa sceglieranno.
Questa ricetta  è stata fatta da Dino de Bellis dell'Incannucciata,  anzi ad essere sinceri lui ha avuto le idee e io ho aiutato, soprattutto  a  mangiare. E' stato divertente e  questo  è l'importante. La pasta ha   superato brillantemente la  prova  cottura e  assaggio. Durante la  preparazione l'abbiamo scolata al dente ha tenuto benissimo  durante la piccola attesa prima  dell'assemblaggio.
All'assaggio  ha  rivelato  una  buona consistenza, sapore ottimo e la  capacità di  trattenere  il condimento, tutti fattori  a mio avviso  positivi.
Pasta
Polpo lessato
cipolla rossa
peperoni fritti Sapori dei sassiolio
Lessare il polpo in acqua calda salata (io di solito aggiungo una foglia  di salvia e  qualche grano di pepe intero) per  20' ogni kg  di  peso. Far raffreddare nell'acqua di cottura.
Pulire il polpo, tagliarlo a pezzi e saltarlo velocemente in poco olio evo in cui in precedenza erano state fatte caramellare le cipolle tagliate ad anelli. Cuocere la pasta molto al dente e saltarla con polpo e cipolla e aggiungendo i tronchetti di peperoni fritti a fine cottura.
Noi abbiamo usato quelli che mi aveva regalato Angela di Sapori dei Sassi.

Decorare con poco prezemolo tritato fine, olio evo e servire.
Pulire il polpo, tagliarlo a pezzi e saltarlo velocemente in poco olio evo in cui in precedenza erano state fatte caramellare le cipolle tagliate ad anelli. Cuocere la pasta molto al dente e saltarla con polpo e cipolla e aggiungendo i tronchetti di peperoni fritti a fine cottura.
Noi abbiamo usato quelli che mi aveva regalato Angela di Sapori dei Sassi.
Decorare con poco prezemolo tritato fine, olio evo e servire.
Il sommelier di fiducia Massimo Marchesi di MilanoVino consiglia:
Con questo piatto abbinerei un vino bianco molto  secco ed abbastanza sapido per contrastare la tendenza dolce della  cipolla caramellata, inoltre il vino dovrà avere una buona aromaticità  per accompagnare il profumo ed il sapore del peperone fritto. Io ci  vedrei bene un bianco dell' Etna con profumi eleganti (per merito delle  forti escursioni termiche) ed una sapidità inimitabile data dal terreno.
 
 
 
 
Madonna che fame Daniela!!! :-P
RispondiEliminaAnche io voglio "aiutare" come te il mitico Dinone!
Complimenti a tutti e due (D&D), anche per gli abbinamenti!
Spero a presto!
-Lorenzo-
Deve essere gustosissima!
RispondiEliminaCome si entra nel giro dei food bloggers che testano la pasta?
Buonaaa! Grande Dino e complimenti a Daniela!
RispondiEliminaCredo che abbiamo comprato almeno 10 kg della loro pasta per fare tanti bei regalini a Natale. Non è Natale senza un bel maccarone italiano!
RispondiEliminaCiao
Grazie a tutti!!!
RispondiEliminaper partecipare bastava rispondere qui:
http://www.pastificiodeicampi.it/blog/2010/nuovo-formato.html
:-)))
Ciao Daniela, tu e Dino siete troppo bravi, una grande squadra. Sono molto contenta che la pasta vi sia piaciuta e sono curiosa di provare tutte le vostre ricette!
RispondiEliminaMafaldina, ne abbiamo altre eh!!!
RispondiElimina:-))))