17 marzo 2008

Biancomangiare alle rose

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Ormai sono fissata con i dolcetti da fare in fretta, questo è anche leggero senza grassi aggiunti.

1 l latte
90 g amido di frumento
100 g zucchero
acqua di rose libanese.


Il biancomangiare in passato (non ricordo quando, l'ho letto sul libro Mangiare Italiano di Nico Valerio che penso di possedere da sempre e che avrò letto un milione di volte) era una minestra a base di petto di pollo e mandorle, poi con il tempo è cambiato ed è diventato un dolce a base di mandorle e amido. Si ritrova molto simile in Sicilia e ad Alghero (Sardegna), ma oggi l'ho modificato secondo i miei gusti.
E' molto semplice, si scioglie la frumina (amido di frumento, ma vanno bene anche la maizena o l'amido di riso) in poco latte, poi si aggiunge il resto del latte e lo zucchero. Si porta ad ebollizione, si abbassa la fiamma e si fa cuocere girando sempre fino a quando non inizia ad addensare e vela il cucchiaio, facendo molta attenzione che non si attacchi sul fondo. Prima di spegnere si aggiunge un cucchiaio di acqua di rose libanese (da cucina), si mette a rafreddare in bicchierini o in stampini e si conserva in frigo anche per un paio di giorni.
Una variante che mi molto è con l'acqua di fiori d'arancio (sempre libanese che è naturale, quella italiana è sintetica), è solo una questione di gusti mettere l'una o l'altra.



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questa ricetta partecipa alla raccolta le Ricette in un bicchiere di Morettina

6 commenti:

  1. ieri sera ne ho visto una versione di Filippo , la Mantia , da fare accapponare la pelle, da menaje....

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  2. Salvo, ti ho scritto in privato, sono troppo curiosa. :-)))

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  3. Ciao! Dove posso trovare l'acqua di rose libanese per fare questo dolce veloce e curioso? Grazie.

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  4. Pia, dipende dove abiti. A Roma la trovi da Castroni o nei tanti negozi etnici vicino alla stazione. :-))

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