19 marzo 2018

La marmellata di arance amare di Barry Cole. La ricetta del lunedì.


Prima che finisca l'inverno a casa mia si fanno le  marmellate di agrumi, la più quotata è quella  di arance amare con i frutti di un albero di  mio padre. Quest'anno la pianta  ha un  po' sofferto  ma per  fortuna ho  potuto procurare altre  arance amare non  trattate dell'Azienda Altobelli da  cui  ultimamente  mi sto procurando  diverse  cose ottime.
La ricetta della marmellata di arance  amare è  quella di casa, ci è stata data anni fa da Barry Cole un amico di famiglia. L'esecuzione oggi è di mia sorella Gabriella.
QUI la  versione riadattata nelle dosi per le  arance dolci fatta da un'altra amica, Bianca  Maggiora  di  Torino detta TarteTatin.

Si può usare la stessa ricetta per le arance amare o i limoni, nel secondo caso ovviamente si mettono solo limoni. Se si usano arance dolci bisogna ridurre lo zucchero fino a usarne circa lo stesso peso della frutta fresca ma non meno di 3/4 del peso delle  arance o si compromette la conservazione della marmellata.

10 arance amare medio grandi e 3-4 limoni (oppure solo limoni)
4 kg zucchero (peso indicativo, nel dubbio pesare le arance e mettere una volta e mezza il peso in zucchero)

Utilizzare arance  non trattate. Lavare la frutta.
Tagliare in 4 le arance e separare la polpa dalle bucce, togliere il bianco (o albedo, che è amarissimo) e fare listarelle sottili della scorza. 
Togliere i semi e metterli da parte
spremere i 2-3 limoni e tenere solo la scorza a striscioline e i semi
Mettere le bucce di arance e limoni con il succo dei limoni e la polpa delle arance intera o a dadini (a piacere) in un contenitore non metallico, aggiungere acqua a coprire e lasciare 20/24 ore.
Mettere i semi in una ciotola con acqua a coprire e tenere lo stesso tempo per far uscire la pectina.
Dopo 24 ore filtrare la gelatina dei semi e unire al resto, pesare tutto e pesare stessa quantità di zucchero.
Bollire lentamente frutta, acqua e bucce fino a quando le bucce sono tenere, a quel punto aggiungere lo zucchero pesato prima o poco meno secondo i gusti.

Alzare il fuoco e cuocere fino a quando la massa non inizia a cambiare colore e mettendone un cucchiaino su un piattino freddo ha consistenza gelatinosa. Fare attenzione  a non caramellare la  marmellata.
Mettere in barattoli puliti (meglio se sterilizzati) quando è ancora calda, 
capovolgere e far raffreddare prima di mettere in dispensa.

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