02 settembre 2019

Ansedonia, Orbetello, Argentario e panzanella toscana. La ricetta del lunedì.


Eccomi tornata dalle lunghe vacanze di agosto, in parte passate a casa a Roma con un piccolo intervallo toscano. Voi siete stati bene e ora  siete  riposati e pronti a cucinare? Allora  inizio con cose  semplici, come piacciono a me
Ma cosa accomuna questi posti che ho elencato nel titolo? Sono tutti in Toscana. Nella provincia di Grosseto precisamente. In realtà hanno molte altre cose. Sono posti molto belli, c'è il mare, ci sono paesaggi mozzafiato e una natura generosa.
Poi ci sono le tradizioni e la storia... e  l'enogastronomia. Questa è una zona di grandi ricette, dal mare provengono pesci gustosi, in più c'è la laguna di Orbetello dove vengono allevate  spigole di alta  qualità e quasi in libertà.



Basta inoltre addentrarsi di poco all'interno e troviamo i prodotti della caccia e della coltivazione della vite.
E poi c'è lui, il pane sciapo. Perfetto da abbinare a  salumi e insaccati saporiti. Un pane antico che viene  preparato con lievito madre e  che dura  una  settimana fresco... e  dopo? dopo si fa la panzanella.

pane quadrato sciapo

C'è una tradizione italiana centro meridionale  sulla panzanella. Quella toscana è diversa da quella di altre  regioni, ad  esempio il Lazio. Ma sono tutte  buone e  quindi oggi mi sono dedicata alla madre di tutte le panzanelle, la panzanella toscana.

E' nato tutto da una gita  di tre  giorni ad  Ansedonia nel periodo di  ferragosto.
Conoscevo superficialmente  i posti, non avevo mai fatto delle visite di  più di uno o due giorni al massimo. Ne ho approfittato per  visitare i  dintorni. L'Argentario da  cui si  gode di una magnifica  vista  su Orbetello 

Orbetello
e la  laguna e le due  strisce di sabbia, Feniglia  e Giannella.

La Giannella vista  dall'Argentario

Sul promontorio di Ansedonia ho visitato l'antica città di Cosa, una colonia romana fondata nel 273 a.C. circondata da  mura  ciclopiche.


E solcata da  strade ancora  ben  conservate in molti tratti.

basolato romano
La colonia di Cosa
Anche da qui la  vista è magnifica nonostante il tempo  grigio.


Cosa serve per una buona panzanella?
Di sicuro il pane toscano che vecchio di due o tre giorni, una  volta  bagnato non si ammolla ma  si  sbriciola  come  fosse  couscous.


Avevo preso il pane quadrato preso ad  Ansedonia, ottimi pomodori e una cipolla rossa di Tropea del contadino di mio padre, basilico coltivato da me, aceto ai fiori di  borragine autoprodotto e un olio speciale monovarietale di oliva Itrana.


Panzanella Toscana per 2 persone

  
300 g di pane sciapo Toscano.
2 pomodori a grappolo 
2 cipolle rosse 
2 foglie di basilico
aceto di vino bianco ai fiori di borragine
olio extravergine (io ho usato un monovarietale di itrana)
sale

Queste dosi sono indicative, ognuno può variarle come preferisce.
Tagliare le fette di pane raffermo in dadi, irrorarli di acqua acidulata  con  buon aceto  bianco. Io ho usato l'aceto ai  fiori di  borragine preparato in casa.
Lavare  e tagliare  i pomodori e la cipolla, spezzare il basilico con le mani e mettere  tutto in una  ciotola insieme al pane. Condire con sale e ottimo olio. Far riposare il luogo fresco, meglio in  frigo, almeno mezzora o un'ora  e servire.

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