03 agosto 2020

Buone vacanze con le mie prugnette selvatiche sciroppate. La ricetta del lunedì.


C'era una volta un albero piccolo ma molto dolce, in  primavera donava una nota di colore con i suoi fiori precoci che annunciavano la stagione bella e da giugno addolciva i  miei rientri a casa con i suoi fruttini piccoli ma saporiti.
Poi un  giorno ho pensato "perché non metterne un po' sotto sciroppo così da  averne  anche più avanti?" Detto fatto. Ho cercato qualche ricetta su internet (che non ho trovato specificatamente  per le prugne  ma  per  tanti altri  frutti) e c'ho  provato. 

Dopo un mese di riposo posso finalmente  aprire i  barattoli e devo dire che ne valeva la pena.


Prugne selvatiche sciroppate.

1,5 kg di prugne
0,5 litri di acqua
200 g di zucchero

Lavare bene le prugne e sistemarle nei vasetti riempiendoli fino all'orlo e premendo leggermente.
Nel frattempo preparare lo sciroppo mettendo l’acqua e lo zucchero in una pentola e far sciogliere lo zucchero mescolando continuamente, lo sciroppo è pronto quando l’acqua è trasparente.
Togliere lo sciroppo dal fuoco e versarlo nei vasetti fino all'orlo. Chiudere con i coperchi e mettere i vasetti a testa in giù per qualche minuto.
Posizionare i barattoli in una pentola capiente, separandoli con uno strofinaccio affinché non si  rompano. Coprire completamente con acqua e cuocere a bagnomaria, da quando l’acqua inizia a bollire per circa 3 minuti. Spegnere e togliere subito i vasetti dall'acqua. Coprire i vasetti con  un anno e far raffreddare completamente.
Le  prugne  sono pronte e saranno più buone se assaggiate  dopo almeno un mese. Una volta  aperte  conservarle in  frigorifero.
Sono ottime  da sole come  dessert o in  accompagnamento a  un  gelato o per  guarnire  torte e  altri dolci. 

Prossimamente le foto del mio assaggio!
PS: l'albero c'è ancora.

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