07 febbraio 2011

Giallo in cucina

Un paio di mesi fa avevo dovuto rinunciare a parlare durante un incontro delle GGD di Roma per impegni precedenti e stavolta non ho voluto rinunciare all'invito organizzato in occasione dell’uscita in Blu-Ray e DVD del divertentissimo film "Cattivissimo me" che, confesso, non ho visto.
L'argomento dell'incontro era Una cena in Giallo con un menù a sorpresa. In pratica una lezione di cucina con uno chef davvero speciale, Antonio Chiappini, nella scuola di cucina A tavola con lo chef riservata alle GGD e ad alcuni blogger (non solo enogastronomici) romani, Max (racconto), Giulia (che ne ha già parlato), Slawka, Marco, Chiara, Simona, Paola, chi ho dimenticato?
Il menu ideato da Antonio era tutto sui toni del giallo, ottenuto senza l'aiuto di zafferano, cucrcuma o qualunque altro colorante giallo.
Abbiamo cucinato:

- crema cotta al tartufo- zuppa di mais del contadino- fagottini di crespelle alla zucca- giambonetto di pollo con salsa di peperoni- semifreddo alla vaniglia con ananas caramellatopiù alcuni extra come le bucce fritte di verdure! Belle e buone, ottime per un aperitivo e come decorazione.

Il mio ringraziamento va allo chef Antonio Chiappini (ho anche scoperto che abbiamo avuto la stessa maestra anni fa, Alba Alleva), alle ragazze del GGD, alla Scuola di cucina A Tavola con lo chef e ai compagni d'avventura ai fornelli!!un po'di scatti della serata



Tante ricette da rifare, magari con gli stessi amici!!

10 commenti:

  1. Si dimenticano sempre altri romani :))

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  2. Andrea, non sapevo che tu fossi un foodblogger!!!!
    per giunta donna!

    vedi cosa succede a non frequentare i social network!!!

    (ti segnalo io, fidati!)
    :-)))

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  3. Ma-che-splendore!!!! Non dico altro.. :-)

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  4. ovviamente gioco eh, ad ognuno il suo. W il vino!!

    P.s.. leggi le mail? :)

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  5. Andrea, ti ho anche risposto alle mail :-(((( tu leggi le risposte? :-)))

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  6. eravamo rimasti che mi chiamavi così decidevamo :-))))

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  7. ricette tutte strepitose! :)

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  8. A giudicare dall'aspetto artistico dei piatti deve essere stata una bella esperienza

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