19 novembre 2011

L'erbaluce e il suo territorio

La  Serra d'Ivrea

Sabato 8 ottobre sono partita da Roma per il Piemonte, invitata dal consorzio tutela vini doc Caluso Carema canavese, con altri blogger e appassionati, alla  scoperta dell’Erbaluce, un vitigno che è "nato dall’amore impossibile tra il sole e l’alba, con lo zampino della luna" come racconta la leggenda.

Sono arrivata in aereo, scortata e  riempita di cure da Fabrizio Gallino, e poi ci siamo spostati con un  minibus, un'attenzione in  più per permetterci di conoscere il territorio con più calma.
Questa è una zona che ha risentito molto delle passate ere glaciali che hanno lasciato un segno tangibile (in blu i terreni morenici nella schermata della carta geologica alla scala  1:1.000.000 nel GeoMapViewer del Portale del Servizio Geologico  d'Italia),
http://sgi1.isprambiente.it/GeoMapViewer/index.html
in particolare durante l'ultima il ghiacciaio, scendendo dalla Val D’Aosta, ha depositato la Serra morenica d’Ivrea, forse la  più  lunga  d'Europa.

E all'interno della  cerchia  morenica c'è  un microclima particolare grazie al quale  possiamo trovare relitti fossili come betulle e fichi d’India, che  qui vivono insieme, due essenze normalmente abituate a  climi molto diversi!!

Nella nostra visita guidata abbiamo visitato castelli e paesi, abbiamo incontrato e  parlato con i produttori che  ci hanno accompagnato a visitare le loro vigne, che ci hanno spiegato sono coltivate a pergola secondo l a tradizione.
Abbiamo visitato i vigneti di Orsolani a cui è seguito un pranzo ispirato alla tradizione alla Residenza del Lago bagnato dall’Erbaluce, che come  ci è stato spiegato  viene prodotto nelle tre versioni; fermo, metodo classico e passito. Dopo una  visita veloce al Castello di Agliè, sede  della serie televisiva  ispirata  ad  Elisa di Rivombrosa abbiamo avuto modo di vedere  più da vicino il castello di Masino, da cui "si domina la valle" e le due morene  laterali fino all'imbocco della Valle  d'Aosta. Dopo una breve sosta in albergo (io ero al bellissimo Spazio bianco di Ivrea) altro  giro in  minibus per andare all’ostello del comune di Piverone, dove la nostra  foodblogger Sandra Salerno (tocco di zenzero è uno dei primi foodblogger apparsi in Italia) ci ha preparato una cena tipica piemontese; ottima la battuta di fassona con olio di nocciola e l'immancabile bagna cauda con i peperoni. Da cui la  frase classica, da far dire al "piemontese sospetto" per capire se è autentico o è un "terrone" travestito: doj pouron bagnà 'nt l'oelj - se è un intruso quel "l'oelj", diventa oli. :-)
e per  chi non lo sapesse significa: due peperoni intinti nell'olio (in pinzimonio).
 Anche  a cena l’erbaluce la fa da protagonista con 20 bottiglie alla cieca, intercalate con qualche intruso d’oltralpe.
In ogni tavolo c'erano uno o  due produttori ed è stato molto piacevole ascoltare le loro storie, i loro esperimenti e le esperienze, e il loro punto di vista  su tutto quello che  ruota intorno al mondo del  vino in generale, sul  loro territorio e  su come si è  evoluto.
Il giorno dopo, domenica mattina, all’enoteca di Caluso ci attendevano i  produttori  di sedici aziende con più di cinquanta bottiglie da assaggiare. In questa esperienza mi sono fatta guidare sa  amici più esperti di me a cui lascio le note di degustazione.
L’organizzazione, l'accoglienza e ospitalità sono state attente e cordiali e  si sono rivelate un'ottima occasione  per conoscere  la  zona e i suoi prodotti.
Entrambi racchiudono  grandi potenzialità come è stato detto più volte nelle due  giornate, fors e  atratti poco conosciute e  poco valorizzate  dagli stessi produttori. Questo è stato un  primo piccolo passo iniziale  pe r aprirsi verso l'esterno ed è con questo spirito che ho raccontato queste du e giornate, soprattutto  con le  immagini  che raccontano meglio di me quanto  ho visto girando per  vigne  e  parlando con i produttori, persone genuine che hanno tra  le mani  una grande ricchezza  della loro terra..
 
Segnalo alcuni  post  di alcuni miei compagni di viaggio dove trovare più informazioni tecniche  sui vini assaggiati:


DM's Blog
Gli amici del bar

Enofaber's Blog
Grappolo Rosso

TerraUomoCielo
Fabio D'Uffizi



Il  programma:

ERBALUCE, LA FAVOLA DI UN VINO
8 e 9 ottobre 2011 Educational BLOGGER

Sabato 8 ottobre
h 11.00 Arrivo a Caluso e ritrovo all’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Palazzo Valperga di Masino - Piazza Valperga, 2 - 10014 Caluso (To)
h 11.30 Visita vigneti: area Caluso; seminario itinerante
h 14.00 Pranzo - Ristorante Residenza del Lago, Candia
h 15.30 Visita vigneti: area Serra d’Ivrea; seminario itinerante
h 19.00 Accoglienza Hotel:
                 Albergo Residenza del Lago 10010 CANDIA CANAVESE (To)
                 Spazio Bianco 17 10015 IVREA (To)
20.30 Cena – Ostello del Comune, Piverone - L’Erbaluce e la cucina del territorio. Cucina “Un Tocco di Zenzero” – Degustazioni coperte

Domenica 9 ottobre
h 10.00 – 13.00 Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino, Caluso - Incontro e degustazione con i produttori del Consorzio
13.00 Buffet

2 commenti:

  1. bel resoconto, soprattutto la parte geologica.

    Che poi i vini degustati nel posto di produzione, secondo me sono un 'altra cosa.

    E parlare/conoscere chi fa vino un valore aggiunto.

    Brava :)

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  2. grazie stefano. Ti sarebbe piaciuto molto questo giro.

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