06 ottobre 2012

La carbonara di Paolo




Sono capitata  sul blog  di  Kika e il "caso" (che metto volutamente  tra  virgolette) ha voluto che  mi imbattessi su  un post che  mi ha  fatto riflettere. Kika  dice: "...ho capito che quando rispondi a qualcuno che ti critica e ti giudica, quella risposta deve essere data se è utile a te, se serve a te per crescere e non per dare lezioni, non per far cambiare idea, non per dimostrare al mondo che tu sei più forte, più furbo, più ironico, più felice." 
E continua: "...chi se ne frega se hai ragione e l'altro sbaglia... l'unica cosa che conta è se diventerai una persona migliore dando quella risposta..."

Parto dalle parole  di Kika e leggendole mi sono venute in mente tante discussioni passate (inutili) fatte anche da me sui forum di cucina, dove tutti volevamo dimostrare di avere ragione, che il nostro pensiero era la verità.
E spesso queste discussioni non vertevano su temi sociali ma su quale fosse la vera ricetta della carbonara  o se il nome giusto fosse matriciana o amatriciana.
Inutili in che  senso? nel senso che non portavanoa nulla se  non a litigare e  creare  fazioni  in eterna lotta.
Ora  riviste a distanza di tempo le vedo con altri occhi. Utilissime per avere informazioni sulle nostre  tradizioni culinarie  italiane, per  imparare  sempre  di  più ma inutili così  come venivano portate  avanti.

Dov'è  il nesso con la ricetta che pubblico  è evidente, si tratta di una pasta che non è  la carbonara originale. Sì  è vero. Ma  è buona e vale la pena sperimentare.
Se qualche purista  si  indignerà deciderò di rispondere  solo se  la mia risposta  sarà  un'occasione  di crescita  per  entrambi, come dice Kika.
Se non mi  verrà in mente una  risposta costruttiva resterò in silenzio.
E quando qualcuno  proverà a  farla  sarò contenta di leggere pareri  e consigli.

Buon Appetito!



Paolo è mio nipote  di 17 anni e ha fatto questa pasta per un'amica che pare abbia gradito. La  riporto come me l'ha descritta. A me sembra interessante e soprattutt condivido con piacere che i ragazzi giovani si cucinino un piatto invece di  utilizzare piatti pronti di vario genere (cosa che vedo purtroppo fare a molti adulti).

Pasta
Cipolla
pancetta
birra
formaggio (pecorino e/o parmigiano)

Mettere  poco olio nella padella e cipolla a  pezzetti (accendere  il fuoco) e  dopo poco aggiungere  un goccio di birra. Quando è evaporata aggiungere la pancetta. Mentre cuoce la pasta a  parte preparare le uova (dipende quante  persone ci sono),  mettere  pepe e  formaggio. Quando la pasta  è  cotta aggiungere alle uova e il  gioco è fatto

Grazie Paolo!!!

2 commenti:

  1. Grazie per la citazione ^_^
    Sperimenterò al più presto questa "non originale" carbonara... grazie a Paolo per la creazione e a te Daniela per la condivisione.

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    1. sono io che ringrazio te per lo spunto di riflessione che mi ha dato il tuo post :-)

      e ovviamente Paoloper la ricetta e le foto

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