24 marzo 2014

Osteria Francescana, Modena


19 marzo 2014, festa  del papà, San Giuseppe e compleanno di un compagno di tante cene e pranzi. Stefano quest'anno ha voluto festeggiare con alcune amiche (ecco qui il racconto di Elisa con tante  fotografie di una bellezza e realismo unici e che ringrazio per aver preso appunti su tutti gli  abbinamenti con i  vini).


Quando ci è stato proposto questo viaggio non abbiamo avuto  dubbi e  tutto  è iniziato  alla Stazione Termini di Roma. In poche  ore  eravamo  a  Modena e dopo una piacevole  passaggiata per  il centro  cittadino attraverso il Palazzo Ducale  sede  dell'Accademia Militare e la  visita al  Duomo e alla Ghirlandina, siamo giunti  a destinazione.
Osteria  Francescana patria dello chef Massimo Bottura.


Veniamo accolti e  accompagnati al tavolo e poco dopo arrivano mini croissant  integrali, panini bianchi e  grissini accompagnati da  un olio Toscano,
 
















 insieme a menu e carta dei vini


Oltre alla carta ci sono tre percorsi di degustazione, noi scegliamo i "Classici”, forse la  scelta più ovvia essendo per  tutti la prima  volta qui.
I vini vengono abbinati dal sommelier Giuseppe Palmieri per "contrasto: la maniera piu' efficace e complessa di raggiungere l'armonia" come mi spiega  lui stesso.  
   
Il  primo piatto che ci viene  proposto è l'Aulla in Carpione, un piccolo benvenuto che gioca  sul contrasto tra la cialda  croccante e calda  con il morbido gelato sovrastante, abbinato a un bicchiere  di Marco Sara Piculit 2011.
 Il Viaggio a Modena di un Capitone di Comacchio è abbinato a  una birra alle castagne Beltaine

Alla Caesar Salad viene abbinata una Genziana Giovanni Boroni diluita con acqua, i  cui sentori di terra creano un contrasto interessante  con l'insalata.
Cinque stagionature del Parmigiano Reggiano in consistenze e temperature è abbinato a  una Ribolla Gialla di Damijan Podversic, un  accostamento che  può  spiazzare
Come mangiare cotechino e lenticchie 365 giorni l’anno ha un  abbinamento più  "facile" con Timorasso Farewell di Walter Massa
Ed  ecco il piatto che  mi ha  affascinata  totalmente, come mangiare un sottobosco in primavera con la neve in fusione sotto cui brulica tutto  un  mondo  in fermento,  è La neve si scioglie al sole, anche questo abbinato sempre al Timorasso Farewell di Walter Massa
Tutte le lingue del mondo vieene  servito con la Barbera dei Colli Tortonesi La Locomotiva di Walter Massa
Alla  fine arriva un piccolo gioiello,  l'unica creazione  di Bottura che avevo  già assaggiato, preparato dallo chef in persona, il Croccantino di foie gras con cuore di aceto balsamico tradizionale di Modena,  abbinato con Anarchia Costituzionale di Walter Massa.

Di questo  piatto abbiamo chiesto all'unanimità  un  bis.

E siamo quasi alla  fine con la torta di compleanno, che ha coronato una giornata a dir poco perfetta. Un dolce che non era in carta, una torta di cioccolato, servita con gelato e pistacchio e  a cui abbiamo abbinato il moscato Lumine di Ca’ d’ Gal.

Chiudono il pranzo la piccola pasticceria e il caffè. 


Per  finire  alcune mie considerazioni.
La prima sull'ambiente. Ho apprezzato molto l'eleganza sobria che si percepisce nel ristorante in tutti gli aspetti, quindi servizio, locale e presentazione dei piatti. Si capisce che dietro c'è un lavoro di una squadra ben affiatata e che non c'è pressapochismo. Ho mangiato in stellati dove si dimenticavo il vino o dovevano  chiedere chi aveva scelto le diverse portate. O dove un cameriere non sapeva cosa aveva fatto il collega. 
 Mi ha colpita che ci fossero così tante persone in sala di cui  non si percepiva la presenza e la professionalità di ragazzo giovanissimo che aveva come compito principalmente di versarci l'acqua, la su a serietà e  di come fosse  tutto  preso dal suo ruolo.

Il pranzo inteso come cibo mi ha entusiasmata. Grande equilibrio e armonia in tutti i piatti, si percepisce che c'è uno studio dietro. Non saprei dire cosa abbia preferito in assoluto, forse la neve al sole, ma per alcuni aspetti anche altri. La Cesar salad è sorprendente per come riesce a presentare con semplicità e far sembrare quasi quotidiano un piatto che è tutto tranne che banale.
Su ogni piatto avrei molte  cose  da  dire, ma non mi dilungo.
Abbinamenti con i  vini  molto interessanti. Alcuni hanno ci hanno spiazzati e  sorpresi.
Trovo anche molto corretto il costo. Il menu  piccolo a 130 euro permette a molti di fare un'esperienza di altissimo livello al prezzo di qualche uscita in pizzeria.

Stiamo già pensando di tornare.
Via Stella, 22, 41121 Modena
Tel 059 210118



4 commenti:

  1. Ecco ora so anche di chi era il picolit! :)
    Bel racconto Dani, con la tua solita precisione nel descrivere i dettagli, ho rivissuto proprio la nostra esperienza.
    Grazie per la citazione

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    1. Con le tue foto io l'avevo già rivissuta. Tra l'altro sei stata uno stimolo a scrivere presto il post.
      Adesso tocca andar e pure da Panino :-)

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  2. Troppo raffinato! Io a Modena mangio le tigelle (classiche, con battuto di parmigiano e lardo), gnocco fritto, tortellini in brodo, bollito misto con salsa verde, ciccioli, mortadella, ecc. ecc. ed e' una goduria che e' anche a portata delle mie tasche :-)))
    Senza nulla togliere a queste sconosciute leccornie

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    1. Buongiorno anonimo, scusa se ti chiamo così perchè non c'è il nome.

      Mi verrebbe da chiederti cosa intendi con troppo raffinato, troppo rispetto cosa.
      Invece ti segnalo, ma sicuramente già lo sai, che a due passi dalla Francescana c'è Panini, una creatura di Giuseppe Palmieri il sommelier del ristorante, che offre esattamente il cibo che hai menzionato. Ovviamente di altissima qualità.
      Anche io amo moto le tigelle e abitando a Roma me le faccio. Tutte quelle cose che hai nominato sono ottime soprattutto mangiat e in casa o in posti dove la genuinità è assicurata.
      Da quelle parti siete abituati a una qualità alt a anche nella ristorazione a tutti i livelli dalla trattori a al grande ristorante, qui a Roma non è così. C'+è di tutto e si deve conoscere per non rischiare come minimo una digestione lenta e difficile. Per conoscere non intendo il propietario che tratta bene gli amici, ma conoscere i luoghi e sapere dove andare.
      Spero di essermi spiegata e soprattutto so che capirai anche il mio punto di vista.

      PS: tra l'altro pochi giorni fa la Francescana è stat nominata come terzo miglior ristornate al mondo... non so se mi spiego. E' una soddisfazione esserci andata pochissimo prima.
      Grazie dello spunto di riflessione.

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