16 maggio 2016

Tagliatelle di Timilìa con asparagi selvatici del Soratte. La ricetta del lunedì.


Una gita poco lontano da Roma sul monte Soratte, isola calcarea nel  mare pliocenico, ora piccola altura emergente  dalla valle  sottostante.
Un giro di Geologia e Cucina su questo piccolo rilievo è stata l'occasione per una passeggiata fino agli eremi attraversando un bosco di lecci, aceri, carpini, fillirea, terebinto e nel cui sottobosco in primavera spuntano gli asparagi.

Per  saperne di  più sull'ambiente in cui sono stati raccolti c'è il post di Geologia e Cucina.
Ed è con questi che ho  fatto la ricetta di  oggi. Semplicissima in apparenza ma  piena  di sapore.
Gli ingredienti sono sì  semplici ma di grande qualità, quindi asparagi selvatici, olio extravergine, pasta di grano duro antico varietà Timilìa, con glutine altamente digeribile, fiocchi di peperoncino per rifinire.

Per  4  persone:

350 g  tagliatelle secche
asparagi selvatici 
aglio
olio extravergine di oliva


Mentre si scalda l'acqua per la pasta pulire gli asparagi eliminando la parte finale  dura, lavarli e tagliare le punte mettendole da  parte.
Mettere sul  fuoco  in un pentolino poco olio e uno spicchio d'aglio intero,  saltare velocemente con le punte degli asparagi che si terranno da parte .
Nello stesso pentolino cuocere  i gambi degli asparagi bagnandoli ogni tanto con l'acqua  di cottura della pasta fino a quando non si riducono completamente  a  crema.
Scolare  la  pasta a metà cottura e trasferirla nella padella  con la crema di asparagi. Termoare la cottura  risottando con  l'acqua della pasta.
Mantecare con l'olio, impiattare e  guarnire con le  punte degli asparagi e i fiocchi di peperoncino.

1 commento:

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