19 settembre 2016

Sa rodiglia. Pasta di semola ajo e ojo. La ricetta del lunedì.


Questo post non è  una vera e propria ricetta originale, ma quella  della pasta ajo&ojo  che ho  fatto tempo fa, è invece un pretesto  per parlare di  questa  meravigliosa cosa, unica  in Italia. 
Si tratta delle rotelle tagliapasta tradizionali sarde, dette  secondo  i paesi rodiglia, serretta, arrodixedda dentara o arrodanza.
Generalmente in  ottone massiccio si  usavano per  il taglio e il decoro della pasta e del  pane.
Io ne ho tre, una più bella dell'altra. Adesso si  trovano anche a più  buon mercato in acciaio  inox con manico in legno, ma non c'è  confronto!!!
Per me sono come un  oggetto magico perché con  un solo  gesto rendono speciale qualunque  bordo di pasta  o pane che  diventa  un ricamo.
Ci si deve  rendere la mano. Qui ho fatto dei  piccoli tentativi con poco impasto per  vedere  il risultato.
Negli esemplari antichi la rotella veniva realizzata con una moneta. Le più grosse si usavano per unire e sigillare i dolci con ripieno e due sfoglie, quelle più piccole e maneggevoli per creare delle vere e proprie decorazioni su dolci e  pani.

Ognuno è  contrassegnato da un  numero che ne  indica  il  disegno, anche se essendo  oggetti artigianali non sono mai  uno uguale  all'altro.



Il  fondo  del manico anch'esso decorato si  usa come  punzone detto pintadora.




Un esempio di uso si  può vedere sul blog di Roberto Murgia per  realizzare i  coricheddos  di Nuoro.

Sono bellissimi prodotti artigianali.
Qui ho voluto mostrare  alcune  prove di  taglio.


per 4  persone:

semola di grano duro 400 g
acqua  tiepida 200 g
aglio 4  spicchi
olio
peperoncino in polvere  
germogli

Impastare la semola con l'acqua  leggermente tiepida che favorendo al  gelificazione  degli amidi aumenta la  coesione  dell'impasto.
Far  riposare, stendere e tagliare  con rotelle  a piacere.
In una padella mettere poco olio e  accendere al minimo. Pulire uno spicchio di aglio a persona. Tagliare  delle  sfoglie leggere con  la mandolina  o  con l'economo. Mettere  le sfoglie  nell'olio e non superare mai gli 80 gradi affinché restino di colore  chiaro. Dopo  un po' di minuti mettere l'aglio ad asciugare su carta da cucina. Il calore  dell'olio avrà fatto asciugare l'acqua  di vegetazione e le chips raffreddandosi diventeranno croccanti.
Nel frattempo cuocere la pasta in acqua  salata. A metà cottura passarla nella padella con l'olio agliato e conservare un po'  di acqua  di cottura.
Saltare  velocemente la pasta, impiattare e decorare con  peperoncino in polvere, le chips  di aglio e  i germogli.


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