30 agosto 2021

Song porta la tradizione dei Dim Sum di Hong Kong a Roma


Dopo il riposo meritato torno con un racconto di una visita a un nuovo riferimento per gli amanti della cucina asiatica. Qui il viaggio ci porta ad  Hong Kong, il regno dei Dim Sum. Ecco la mia esperienza.

I primi di giugno (2021) ha aperto nel quartiere romano di Prati un nuovo ristorante che dedica il suo menu alle specialità di Hong Kong e al rito del Dim Sum, per assaporare un’esperienza dal gusto delicato e autentico. Io ci sono stata i primi di luglio.

Song, ristorante di vera cucina cinese, propone raffinati piatti della multietnica Hong Kong, mecca culinaria della Cina. Nasce dall'amore per la cucina asiatica della famiglia Wu e della famiglia Okazaki, già socie di Okasan, Otosan e Hiromi cake, grazie allo chef Chu Lin Sang e a una volontà comune: fare conoscere a tutti una delle scuole culinarie più interessanti e apprezzate dell’Est asiatico, rivisitata in chiave moderna e originale. Con questa nuova apertura la tradizione si fonde, quindi, con la modernità. La cucina cinese – tra le migliori al mondo – da Song è declinata nello stile più autentico di Hong Kong, espressione di una affascinante tavola pronta a offrire un’esperienza unica e avvolgente.

“Dim Sum” significa letteralmente “toccare il cuore”. I dim sum sono, infatti, una collezione di piccoli e deliziosi bocconi dall’aspetto accattivante,  portatori di sapori dalle mille sfumature e tonalità.

Dim Sum: 
Astice e matcha, Spigola, Capesante, Verdure

Lo chef, Chu Lin Sang, vanta anni di esperienza nei migliori locali della penisola di Kowloon ed esprime tutta la sua profonda conoscenza e grande passione nella preparazione di queste “creazioni”, una esplosione di gusti e profumi della cucina cinese che narrano un’arte millenaria, sintesi di tradizioni locali e culturali. 

Questa tradizione si perde nella notte dei tempi e al di fuori dei propri confini viene molto spesso semplificata e perlopiù contaminata. La mise en place è curata ed elegante, coerente con l’ambiente caldo e particolareggiato, valorizzato dai dettagli color rame che incorniciano la boiserie nera delle pareti e del soffitto a cassettoni. 

Il ristorante è stato finemente ristrutturato e offre 30 coperti nello spazio esterno e 40 coperti nella sala interna. Fiore all’occhiello è la cucina a vista nella sala principale che permette all’ospite di ammirare lo chef ei suoi collaboratori all’opera. 

Il rito del Dim Sum da Song occupa la maggior parte del menu e si compone di diversi “bocconcini” tra cui i più tipici sono sicuramente i ravioli. Rigorosamente preparati a mano, con materie prime di altissima qualità e spazia tra ravioli con Astice e Matcha a funghi di bosco e tartufo, capesante, spigola e molti altri.

Astice e matcha, Spigola, Capesante, Verdure

Tutti ottimi, dal sapore  delicato, mai invadente ma anche con una spiccata personalità, ognuno diverso dall'atro.

Xiao Long Bao, Funghi e tartufo, Anatra, Sichuan

Le luci soffuse creano un ambiente molto intimo, purtroppo non molto amico delle fotografie ma  perfetto per una cena magari romantica. Inoltre le luci basse aiutano la concentrazione nella degustazione dei sapori

Xiao Long Bao

I Xiao Long Bao sono da mangiare in un solo boccone con il brodo caldo che si libera in una esplosione di sapore.

Funghi e tartufo, Anatra, Sichuan

Anatra

A curare il menu di Song, Chu Lin Sang, chef cinese con una prestigiosa carriera internazionale che oltre ai Dim Sum propone anche dei piatti salati alternando tra Noodles all’astice, Riso allo Char Siu, black cod, Pollo kung pao e altri piatti vegetariani. Le sue ricette sono fedeli ai gusti originali e preparate con ingredienti freschi e genuini, provenienti da produttori fidati: tra i piatti iconici anche i Bao e l’Anatra alla pechinese, preparata interamente dal maestro con oltre 30 ore di lavorazione e servita con crespelle sottili, salsa Pecking Duck e verdure croccanti. 
Anatra alla pechinese

Ricche preparazioni che sorprendono per equilibrio e sapore, in cui le due anime della tradizione e dell’innovazione si armonizzano con la possibilità di seguire un percorso degustazione al quale viene suggerito l’abbinamento con tre cocktail o quello con i sakè. Il ristorante dispone di un interessante cocktail bar con creazioni particolari ispirate ai famosi liquori asiatici.

Tiramisù matcha

La carta dei dolci è a cura di Hiromi Cake, prima pasticceria giapponese a Roma di proprietà dei soci che hanno fondato Song, e individua cinque leccornie squisitamente orientali e allo stesso tempo vicine al gusto occidentale, rivisitate in chiave moderna e personale. C’è Hiromi, una mousse di prugne e umeshu, cuore di lampone e composta di azuki con bisquit al cacao; Daiski, in giapponese “ti amo”, savoiardo al matcha con crema ai frutti rossi, soffice mousse allo yogurt e glassa al lampone; Tiramisù matcha, versione orientale ispirata al tradizione dolce italiano e realizzata con pan di spagna in stile giapponese e caramello; Cheesecake al mango e Sakura, soffice mousse alla mandorla con cuore di ciliegia arricchito da una composta di amarene.

Tutte le foto.

Song

Via Valadier 14

00193 Roma

Tel. 06. 3215804

Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena

Giorno di chiusura: lunedì

https://www.songdimsum.it/

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