04 luglio 2016

Cremolato di pera al profumo di lavanda. La ricetta del lunedì.


Il caldo è finalmente arrivato. Mi ricordo solo una decina  di giorni fa che la mattina uscendo presto per andare al lavoro avevo bisogno di coprirmi perché si era ancora a circa 10°C.. Poi all'ora di pranzo a  volte  il caldo era già  molto forte  ma alla sera tornava  il venticello  fresco, il piacevo ponentino che  a  Roma è un "venticello friccicarello" capace  di far perdere la  testa agli  innamorati.


Ecco  ora è  arrivato il solleone e io passerei la  giornata  a bere, mangiare frutta oppure gustarmi un dissetante cremolato.
Una via di mezzo tra la grattachecca e un sorbetto è un dolce che io adoro e che preparo spesso senza gelatiera, così come insegna anche Ada Boni nel famoso Talismano della felicità (Roma, Colombo Duemila, 1999. ISBN 88-86359-33-0). La mia bibbia.
Ecco quello che  ho fatto, semplice  e fresco. Perfetto per una serata romana.

250 g di polpa di pera
75 g d’acqua
75 g di zucchero
fiori di lavanda
Passare e setacciare la polpa di  pere in modo da ottenere una polpa quanto più possibile omogenea. Mettere nell'acqua i  fiori di  lavanda e lasciare  in infusione  alcune  ore. A questo punto aggiungere nell’acqua la polpa di pere e i 60 grammi di zucchero. Amalgamare bene il composto e mettere nel congelatore. Rimescolare a  intervalli regolari affinché la consistenza resti morbida ed il composto si possa cristallizzare finemente senza però ghiacciare.

 La lavanda proviene dal mio orto sinergico di città e la ciotolina in ceramica è fatta da me (gres bianco ad alta temperatura più smalto chun e koje)

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