03 maggio 2021

Spaghetti con aglio nero. La ricetta del lunedì.

L'aglio nero nasce in Corea nei primi anni del 2000 e si è diffuso rapidamente in Giappone e Stati Uniti per arrivare in Europa solo pochi anni fa. Il processo di produzione è abbastanza  lungo. Le teste di aglio subiscono una  sorta di fermentazione  e ossidazione che tramite la reazione di Maillard lo portano ad assumere la colorazione scura e ad arricchirsi di molte proprietà e sostanze antiossidanti e  antitumorali (secondo studi condotti in Giappone).

Di sicuro il gusto cambia e si ammorbidisce rispetto a quello fresco e acquista dei sentori di liquirizia.

In Italia non si trova facilmente, a me l'hanno portata dal Giappone.

Spaghetti all'aglio nero

(per due persone)

200gr di spaghettoni

pasta d'aglio nero

oppure 8 spicchi di aglio nero e 5 dl di brodo vegetale

100 g di pisellini primavera

olio extra vergine di oliva

pecorino romano

olio di lentisco

Per prima cosa se non si trova la  vera pasta  d'aglio nero (originale e di qualità) si prepara la crema di aglio nero.  Preparare il brodo vegetale secondo la ricetta che si preferisce (io di solito uso carote, sedano e cipolla), Poi ammorbidire gli spicchi di aglio nero nel brodo caldo per 5’ circa. Trascorso il tempo, togliere gli spicchi e frullarli con un mixer aggiungendo a filo il brodo fino alla consistenza desiderata, condire con un filo di olio extravergine. A parte cuocere i pisellini per pochi minuti in acqua salata, scolarli e nella  stessa acqua cuocere gli spaghetti, scolarli al dente conservando una po' di acqua di cottura. Finire la cottura risottando gli spaghetti nella crema di aglio saltandoli a fiamma bassa e se necessario allungare con l'acqua di cottura. Mantecare  aggiungendo i pisellini solo alla fine. Aggiungere poche  gocce di olio di lentisco. 

Impiattare gli spaghetti aggiungendo altra crema di aglio nero e un po’ di pecorino.

NOTA: Per fare la foto ho saltato la mantecatura con la pasta di aglio per motivi estetici. Anche mescolando tutto alla fine il gusto è rimasto inalterato, forse l'ho addirittura preferito.

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